Cinque università italiane partecipano all'undicesima edizione della Monaco Energy Boat Challenge, un evento che celebra la nautica sostenibile e l'innovazione ingegneristica. Organizzato dallo Yacht Club de Monaco, l'evento ospita oltre 450 studenti di più di 40 università provenienti da 25 Paesi. Gli studenti competono in tre categorie: Energy Class, Solar Class e Open Sea Class. Nella Energy Class, lo Yacht Club fornisce un progetto di base per lo scafo di un catamarano, lasciando ai team il compito di progettare la cabina di pilotaggio e il sistema di propulsione con una fonte di energia rinnovabile a scelta.
Il team UniBoat dell'Università di Bologna, composto da 35 studenti, mira a mantenere il titolo vinto negli ultimi tre anni. "Il nostro progetto principale," afferma Nicolò Bascetta, 23 anni, "è un nuovo sistema di propulsione che abbiamo interamente progettato e costruito, esclusa la parte del motore. Abbiamo aumentato la potenza generata incrementando la tensione a bordo, una sfida significativa dal punto di vista energetico e dell'implementazione dei sistemi precedenti, come la fuel cell."
Dopo l'assenza dello scorso anno, il Politecnico di Milano torna in gara con rinnovata fiducia. Gianluca Casella, 24 anni, spiega: "Il nostro progetto consiste in un powertrain formato da una batteria agli ioni di litio e una fuel cell a idrogeno. Abbiamo un cockpit monoscocca in carbonio per alloggiare i dispositivi elettronici ed elettrochimici. Quest'anno abbiamo fatto molti progressi nell'organizzazione interna e siamo fiduciosi del nostro lavoro."
Il Politecnico di Torino partecipa per la prima volta alla competizione con una squadra di 12 studenti. Mauro Bonfanti, 32 anni, descrive il loro progetto: "Abbiamo puntato su un’imbarcazione full elettrica per evitare le problematiche legate all’idrogeno e garantire una soluzione sicura e competitiva. Oltre a testare l'elettrico in ambiente nautico, vogliamo creare un gemello digitale che monitori in tempo reale le prestazioni della barca e fornisca feedback continui."
L'Università di Genova si concentra sul miglioramento del progetto dell'anno scorso con circa 30 studenti divisi in tre divisioni: navale, elettrica ed elettronica. Matteo Villa, 24 anni, spiega: "Abbiamo un gruppo di dottorandi e professori che ci supportano. L'obiettivo è ottimizzare la propulsione motore elettrico e i pannelli solari per la ricarica delle batterie. Siamo soddisfatti sia per la velocità di punta che per l'autonomia."
L'Università di Messina adotta un approccio biomimetico per il suo progetto. Giuseppe Brando, 24 anni, racconta: "Studiamo la natura per progettare il design della nostra imbarcazione, simile a un pesce volante. Utilizziamo pannelli solari e una struttura particolare. Abbiamo inserito sensori a bordo per studiare il mare e progettare nuove imbarcazioni. Il nostro obiettivo è portare il nome di Messina nel mondo attraverso la digitalizzazione del mare."
La settimana della Monaco Energy Boat Challenge prevede una varietà di eventi, tra cui una parata, prove in mare, gare di velocità, regate di flotta, un E-Boat Rally e test di resistenza, manovrabilità e slalom. Oltre alle competizioni, sono organizzate conferenze e job forum, offrendo ai partecipanti l'opportunità di condividere conoscenze e fare networking.
La Monaco Energy Boat Challenge continua a essere un palcoscenico di primo piano per l'innovazione e la sostenibilità nella nautica, permettendo agli studenti di dimostrare le loro capacità e contribuire al futuro del settore.