La prevenzione delle molestie sul lavoro rimane un nodo critico per le aziende italiane. Nonostante una crescente sensibilità verso il problema, solo il 26,2% delle imprese ha adottato una politica scritta contro le molestie e oltre la metà non dispone di sistemi sicuri e anonimi per segnalare episodi di abuso. È quanto emerge dall’analisi “La prevenzione delle molestie sul lavoro nelle aziende: un’emergenza silenziosa”, realizzata da Assosomm e 6libera.org in collaborazione con il Censis, presentata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
La consapevolezza c’è, ma mancano le azioni concrete. Lo evidenzia Giulio De Rita, ricercatore del Censis:
“Il tema è sempre più presente nel dibattito aziendale, ma le politiche attive sono ancora poche. Molte aziende ritengono che queste problematiche non le riguardino direttamente, creando un clima di scarsa fiducia tra i dipendenti”.
Secondo De Rita, misure semplici come l’introduzione di un referente dedicato o la possibilità di segnalare episodi tramite email anonime potrebbero favorire un ambiente di lavoro più sereno e sicuro per tutti.
Dhebora Mirabelli, presidente dell’Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro 6libera.org, sottolinea un evidente divario tra consapevolezza e interventi pratici:
“Le aziende riconoscono il problema, ma non fanno abbastanza. Servono strumenti concreti per informare e formare i lavoratori, oltre a politiche di prevenzione mirate”.
L’analisi rivela che il 64,6% delle aziende non offre formazione specifica ai propri dipendenti, lasciandoli impreparati a gestire situazioni di molestie. Inoltre, l’assenza di sistemi sicuri per le denunce contribuisce al silenzio delle vittime, spesso frenate dalla paura di ritorsioni.
Un passo avanti significativo è rappresentato dal Fondo interprofessionale per le PMI – FAPI, che nel 2024 ha destinato il 10% delle risorse alla formazione sul tema delle molestie e violenze. Questo ha permesso di coinvolgere 12.000 lavoratori e di erogare 3.500 ore di formazione incentrate su tutela, sicurezza e supporto alle vittime.
Rosario Rasizza, presidente di Assosomm, ha ribadito la necessità di un impegno congiunto:
“Le imprese devono fare di più per prevenire le molestie, anche quelle sottili e subdole. Le Agenzie per il Lavoro, in particolare, giocano un ruolo cruciale nel creare ambienti inclusivi e sereni, sensibilizzando e supportando aziende e lavoratori con strumenti adeguati”.
La ricerca consegna un messaggio chiaro: il cammino verso ambienti di lavoro sicuri e rispettosi è ancora lungo, ma non può essere rimandato. Per combattere le molestie sul lavoro servono azioni concrete, formazione e politiche chiare, che diano a tutti i lavoratori la fiducia necessaria per denunciare e superare situazioni di abuso.