L'intelligenza artificiale (IA) sta aprendo nuove prospettive nella lotta contro il cancro, una delle malattie più sfidanti dell'umanità. Grazie all'uso sempre più diffuso di algoritmi avanzati e di apprendimento automatico, l'IA sta rivoluzionando l'oncologia, consentendo una diagnosi precoce più accurata, un trattamento personalizzato e una migliore gestione dei pazienti. Alcuni di questi studi arrivano direttamente dall’Italia.
Una delle aree in cui l'IA sta dimostrando di essere particolarmente efficace è la diagnosi precoce del cancro. Gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare grandi quantità di dati, come immagini radiologiche e dati genomici, per identificare segni precoci di cancro che potrebbero sfuggire all'occhio umano. Questo permette una diagnosi più tempestiva e accurata, consentendo ai medici di iniziare il trattamento prima che la malattia si diffonda.
Inoltre, l'IA sta contribuendo a personalizzare i trattamenti oncologici. Grazie all'analisi di dati clinici e genetici, gli algoritmi di apprendimento automatico possono identificare i sottotipi di cancro di un paziente e predire quale terapia sarà più efficace per quel particolare paziente. Ciò consente di evitare trattamenti inutili o inefficaci e di migliorare l'esito del trattamento.
Oltre alla diagnosi e al trattamento, l'IA sta anche migliorando la gestione dei pazienti
oncologici. I sistemi di monitoraggio basati sull'IA possono raccogliere e analizzare costantemente dati clinici dei pazienti, come sintomi, effetti collaterali del trattamento e risultati dei test, consentendo una gestione più accurata e personalizzata della terapia. Ciò può migliorare la qualità della cura e ridurre i ricoveri ospedalieri non necessari.
L'Università di Bologna si sta unendo ad una missione di portata europea: il progetto SYNTHEMA. Il loro scopo è di sviluppare tecnologie all'avanguardia che possano superare l'attuale carenza di dati riguardanti malattie rare come l'anemia falciforme e la leucemia mieloide acuta.
Attraverso l’IA di "federated learning" il progetto SYNTHEMA permette di ‘partire dall’apprendimento iniziale di da un primo apprendimento parziale dai vari siti dove dati risiedono i dati reali, - si legge sul sito dell’Università di Bologna - per poi completare l’apprendimento in un server centralizzato attraverso lo scambio con i nodi remoti dei soli parametri appresi localmente’.
I dati generati hanno le stesse proprietà statistiche dei dati reali e hanno il vantaggio di non essere soggetti alle restrizioni europee sulla privacy.
L'Istituto nazionale dei tumori di Milano è capofila del progetto internazionale di ricerca I3LUNG. Lo studio, finanziato con 10 milioni di euro dall'Ue, ha l'obiettivo di individuare, sfruttando le potenzialità dell'intelligenza artificiale, diversi possibili biomarcatori per rendere a misura di paziente, e quindi più efficace, l'immunoterapia contro questa neoplasia.
Secondo la ricercatrice Arsela Prelaj sarebbe possibile arrivare a una migliore profilazione molecolare del paziente non con uno, ma con più biomarcatri, da individuare analizzando i dati clinici. Dati in parte già disponibili e in parte ancora da raccogliere. Anche con l'uso dell'IA, molto più efficiente dei metodi convenzionali nell'individuare correlazioni e informazioni salienti, magari sfuggite finora all'attenzione dei ricercatori.