Pirelli, nuovi pneumatici per le Gt Maserati

Tempo di lettura: < 1 minuto

Da più di 40 anni gli pneumatici Pirelli hanno accompagnato la storia delle granturismo Maserati: dalla prima Biturbo lanciata nel 1982 con il Cinturato P7 alla GranTurismo Folgore 100% elettrica gommata P Zero Elect. Vetture sportive ma anche confortevoli, sia per i lunghi viaggi sia per l’utilizzo quotidiano, questa tipologia di auto mantiene da sempre prestazioni e comfort come punti fermi, nonostante i decenni di evoluzione. Oggi Pirelli offre un primo equipaggiamento su misura per le auto simbolo di questa tradizione: P Zero e P Zero Elect rispettivamente per Maserati GranTurismo e GranTurismo Folgore, mentre per i collezionisti di Maserati Biturbo è stato realizzato un nuovo Cinturato P7 della gamma Collezione, esposto all’edizione appena conclusa del Salone Auto e Moto d’Epoca di Bologna. Tutti pneumatici con sviluppo dedicato, in collaborazione con Maserati, come indica la marcatura MGT sul fianco di tali prodotti.

La Volpi Rosse Menarini pronta a sfidare il Campionato Nazionale Serie A Fipic

Tempo di lettura: 2 minuti

La squadra di basket in carrozzina di Firenze, conosciuta come Volpi Rosse Menarini, sta facendo il suo ritorno nella prestigiosa cornice di Palazzo Vecchio per il Campionato Nazionale Serie A Fipic (Federazione Italiana Pallacanestro in Carrozzina). Fondata nel 2005, questa squadra è stata la prima in Toscana a praticare il basket in carrozzina, un vero esempio di integrazione e passione. Questa iniziativa ha dimostrato che l'integrazione delle persone con disabilità passa attraverso l'azione congiunta e l'esempio di passione, talento e determinazione che gli atleti dimostrano in ogni partita.

Il riconoscimento del Comune di Firenze

Menarini, in qualità di title sponsor, ha sostenuto questa associazione sin dal 2011, dimostrando una costante dedizione all'ambizione e al coraggio degli atleti. Valeria Speroni Cardi, direttore comunicazione Menarini, ha sottolineato l'importanza di questi atleti che ora si esibiscono nella Serie A, rappresentando la determinazione a superare i limiti preconcetti.

Cosimo Guccione, assessore allo Sport del Comune di Firenze, ha espresso il suo apprezzamento per Menarini, affermando che l'azienda ha abbracciato il progetto di integrazione e ha sostenuto con convinzione questa iniziativa. Guccione ha lodato la squadra, il personale e tutti coloro che collaborano e sostengono l'associazione, definendoli un motivo di orgoglio per Firenze.

Una squadra giovane e talentuosa

Ivano Nuti, presidente delle Volpi Rosse Menarini, ha spiegato che la squadra ha investito nella creazione di una base di giovani talenti. Questi giovani atleti hanno un grande potenziale e rappresentano il futuro della squadra. Nuti ha evidenziato che i giocatori di questa stagione sono stati i migliori nell'intero percorso giovanile a livello nazionale, il che promette grandi prestazioni in campo.

Un allenatore di alto livello

Un elemento chiave di questa stagione è l'arrivo del nuovo allenatore, Fabio Castellucci, già allenatore della Nazionale Under 22. La sua esperienza sarà un valore aggiunto per la squadra, considerando che molti giocatori hanno già avuto l'opportunità di lavorare con lui durante le loro esperienze nella Nazionale Italiana. La combinazione di giovani talenti e un allenatore di alto livello promette una stagione emozionante per le Volpi Rosse Menarini, e il loro ritorno nella Serie A è motivo di grande entusiasmo per Firenze.

Il Captains' Forum di Monaco: Focus sui Superyacht del Futuro

Tempo di lettura: < 1 minuto

Lo Yacht Club de Monaco (YCM) ha recentemente ospitato il suo annuale Captains' Forum, riunendo 150 capitani di superyacht, con un'attenzione speciale ai combustibili alternativi e alle sfide operative.

Il Passaggio ai Combustibili a Basso Contenuto di Carbonio

Il Capitano Malcolm Jacotine ha evidenziato la necessità di adottare combustibili a basso contenuto di carbonio, come l'HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione dell'IMO entro il 2030. L'HVO offre un modo pratico per ridurre l'impronta di carbonio senza richiedere costose tecnologie o aggiornamenti.

Vantaggi e Sfide dell'HVO

Gli esperti hanno sottolineato i vantaggi dell'HVO, tra cui l'assenza di odori, impatti minimi sui motori, basso contenuto di zolfo e fumi, e la possibilità di mescolarlo con il diesel. Tuttavia, il prezzo più elevato e la variabilità della qualità sono sfide da affrontare.

Il Ruolo delle Società di Classificazione Navale

La seconda sessione, presieduta dal Capitano Sean Meagher, ha enfatizzato il ruolo cruciale delle società di classificazione navale nel plasmare il futuro delle tecnologie di propulsione avanzate. Queste società devono garantire la sicurezza e la conformità di tali sistemi.

Il Futuro dell'Industria Marittima

Il Captains' Forum ha dimostrato l'importanza di collaborare per affrontare le sfide ambientali e tecnologiche nel settore dei superyacht. Il prossimo appuntamento sarà il Simposio sull'Ambiente e gli YCM Explorer Awards nel marzo 2024, sottolineando l'impegno di Monaco come capitale dell'advanced yachting.

Questo incontro ha evidenziato la crescente consapevolezza dell'industria marittima riguardo alla sostenibilità e alle nuove tecnologie, dimostrando l'importanza della collaborazione per un futuro migliore.

‘The Lady Anne’ trionfa alla Monaco Classic Week

Tempo di lettura: 2 minuti

‘The Lady Anne’ (1912) trionfa alla 16esima edizione della Monaco Classic Week-La Belle Classe. Il 15 metri stazza internazionale è uno degli ultimi tre ancora in navigazione insieme a Tuiga (1909), ammiraglia dello YCM, e Mariska (1908) che ha accolto a bordo una delegazione del Manhattan Yacht Club, guidata dal suo commodoro Michael Fortenbaugh.

La vittoria della The Lady Anne alla Monaco Classic Week

Commissionata da George Coats e costruita nel famoso cantiere Fife Family, situato nel piccolo villaggio scozzese di Fairlie, da William Fife III, la Lady Anne ha navigato con bandiera delle Bermuda fino agli anni ’20, diventando poi un ketch utilizzato durante la seconda guerra per il trasporto di munizioni. Dopo aver trascorso alcuni anni in Spagna, la Lady Anne è stata ritrovata sul fiume inglese Hamble e completamente rinnovata da Fairlie Restoration vicino a Southampton.  Nel 1999 è stata comprata e restaurata dall’attuale proprietario, Gonzalo Botin. “Siamo molto contenti. È sempre complicato vincere qui a Monaco, dove le condizioni solitamente sono complicate. È la prima volta che vinciamo qui e questo è il sesto o settimo anno che partecipiamo alla Classic Week. Siamo quindi veramente soddisfatti”, afferma Botin.

“Questo evento è unico nel suo genere poiché riunisce le più belle unità d’epoca di Monaco in modo che il pubblico possa rendersi conto di come funzionasse la nautica da diporto 100 anni fa. Se non preserviamo la storia, cosa ci resta? La storia può dirci come sarà il futuro”, afferma Sir Robin Knox-Johnston, presidente della giuria e primo uomo a completare una circumnavigazione del mondo in solitaria e senza scalo.  

Il Trofeo Monaco Classic Week tiene conto non solo del risultato sportivo ma anche della qualità del restauro. Qualità che viene valutata da una giuria di specialisti che ha constatato:

La visita del principe Alberto II di Monaco

L’ultima giornata ha visto anche la presenza del principe Alberto II di Monaco che si è intrattenuto con gli equipaggi e i volontari. Il principe ha visitato la mostra dedicata al padre, intitolata ‘Il Principe e il mare’, allestita in occasione del centenario della sua nascita che racconta la passione di Ranieri III per le barche e il mondo del mare.  

LEGGI ANCHE ---> Non solo barche, anche chef in sfida alla Monaco Classic Week

Altra impresa di Sabatini, Caironi e Contraffatto nei 100 metri T63

Tempo di lettura: < 1 minuto

SABATINI ATLETICA LEGGERA GIOCHI PARALIMPICI - Dopo aver fatto spiccare il tricolore su tutti e tre i gradini del podio dei 100 metri femminili T63 ai Giochi Paralimpici di Tokyo, due anni dopo Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto ripetono la stessa impresa ai Mondiali di atletica leggera di Parigi, aggiungendo qualcosa in più a questa straordinaria ordinaria impresa. 

Giochi Paralimpici, nuovo record e impresa di Sabatini, Caironi e Contraffatto per l’Atletica Leggera

A salire sul gradino più alto del podio è ancora una volta Ambra Sabatini. La toscana stampa uno straordinario 13.98, tempo che vale il record mondiale di specialità. Come a Tokyo, a completare il podio ci sono le altre due azzurre Caironi con un tempo di 14.35 e con 14.67 Contrafatto.

Le parole delle protagoniste, Sabatini, Caironi e Contrafatto

A caldo, subito dopo l’impresa, le tre azzurre sono approdate in zona mista per commentare il risultato. Queste le loro parole. 

Sabatini: "Non ce lo aspettavamo, siamo tutte felicissime. Io stessa non volevo crederci".

Caironi: "Spero continui a seguirmi anche quest’anno, bisogna arrivare ancora più in alto". 

Contrafatto: "Siamo le tre meraviglie dell’atletica paralimpica italiana, e non importa che io sia arrivata terza. Alla fine sono sempre quella meno considerata ma mi va bene così".

SEGUI LACOSTAGROUP SU INSTAGRAM

LEGGI ANCHE ---> Biathlon: la disciplina che ha conquistato il cuore degli sportivi invernali

Rivoluzione nell'oncologia: come l'Intelligenza Artificiale sta trasformando la lotta contro il cancro

Tempo di lettura: 2 minuti

L'intelligenza artificiale (IA) sta aprendo nuove prospettive nella lotta contro il cancro, una delle malattie più sfidanti dell'umanità. Grazie all'uso sempre più diffuso di algoritmi avanzati e di apprendimento automatico, l'IA sta rivoluzionando l'oncologia, consentendo una diagnosi precoce più accurata, un trattamento personalizzato e una migliore gestione dei pazienti. Alcuni di questi studi arrivano direttamente dall’Italia. 

Come l’intelligenza artificiale si applica allo studio del cancro

Una delle aree in cui l'IA sta dimostrando di essere particolarmente efficace è la diagnosi precoce del cancro. Gli algoritmi di apprendimento automatico possono analizzare grandi quantità di dati, come immagini radiologiche e dati genomici, per identificare segni precoci di cancro che potrebbero sfuggire all'occhio umano. Questo permette una diagnosi più tempestiva e accurata, consentendo ai medici di iniziare il trattamento prima che la malattia si diffonda.

Inoltre, l'IA sta contribuendo a personalizzare i trattamenti oncologici. Grazie all'analisi di dati clinici e genetici, gli algoritmi di apprendimento automatico possono identificare i sottotipi di cancro di un paziente e predire quale terapia sarà più efficace per quel particolare paziente. Ciò consente di evitare trattamenti inutili o inefficaci e di migliorare l'esito del trattamento.

Oltre alla diagnosi e al trattamento, l'IA sta anche migliorando la gestione dei pazienti 

oncologici. I sistemi di monitoraggio basati sull'IA possono raccogliere e analizzare costantemente dati clinici dei pazienti, come sintomi, effetti collaterali del trattamento e risultati dei test, consentendo una gestione più accurata e personalizzata della terapia. Ciò può migliorare la qualità della cura e ridurre i ricoveri ospedalieri non necessari.

Lo studio dell’Università di Bologna per la leucemia

L'Università di Bologna si sta unendo ad una missione di portata europea: il progetto SYNTHEMA. Il loro scopo è di sviluppare tecnologie all'avanguardia che possano superare l'attuale carenza di dati riguardanti malattie rare come l'anemia falciforme e la leucemia mieloide acuta. 

Attraverso l’IA di "federated learning" il progetto SYNTHEMA permette di ‘partire dall’apprendimento iniziale di da un primo apprendimento parziale dai vari siti dove dati risiedono i dati reali, - si legge sul sito dell’Università di Bologna - per poi completare l’apprendimento in un server centralizzato attraverso lo scambio con i nodi remoti dei soli parametri appresi localmente’.

I dati generati hanno le stesse proprietà statistiche dei dati reali e hanno il vantaggio di non essere soggetti alle restrizioni europee sulla privacy.

La ricerca dell'Istituto Nazionale per i Tumori di Milano per il cancro ai Polmoni

L'Istituto nazionale dei tumori di Milano è capofila del progetto internazionale di ricerca I3LUNG. Lo studio, finanziato con 10 milioni di euro dall'Ue, ha l'obiettivo di individuare, sfruttando le potenzialità dell'intelligenza artificiale, diversi possibili biomarcatori per rendere a misura di paziente, e quindi più efficace, l'immunoterapia contro questa neoplasia. 

Secondo la ricercatrice Arsela Prelaj sarebbe possibile arrivare a una migliore profilazione molecolare del paziente non con uno, ma con più biomarcatri, da individuare analizzando i dati clinici. Dati in parte già disponibili e in parte ancora da raccogliere. Anche con l'uso dell'IA, molto più efficiente dei metodi convenzionali nell'individuare correlazioni e informazioni salienti, magari sfuggite finora all'attenzione dei ricercatori. 

Milano Cortina 2026: a che punto sono i lavori per le Olimpiadi Invernali

Tempo di lettura: 3 minuti

Le Olimpiadi Invernali sono un evento sportivo mondiale che si tiene ogni quattro anni e che vede competere atleti provenienti da diverse nazioni in varie discipline sportive praticate sulla neve o sul ghiaccio. La prossima edizione si terrà in Italia nel 2026. A che punto sono i preparativi? 

I ritardi nei lavori per le Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026

Le Olimpiadi invernali del 2026 si terranno a Milano e Cortina d'Ampezzo, in Italia. Tuttavia, ci sono stati alcuni problemi relativi ai ritardi nei lavori per gli impianti sportivi che devono essere costruiti per l'evento.

Innanzitutto, va detto che i preparativi per le Olimpiadi del 2026 sono iniziati molto tardi rispetto ai soliti standard olimpici. In genere, i lavori per gli impianti sportivi iniziano almeno 7-8 anni prima dell'evento. Tuttavia, in questo caso, i lavori sono iniziati solo nel 2020, a causa di vari motivi, tra cui i cambiamenti nella sede delle Olimpiadi invernali del 2026, che inizialmente sarebbero dovute tenersi in Svezia.

Stadio di Cortina D'Ampezzo

Il primo problema riguarda la costruzione dello stadio di Cortina d'Ampezzo, che è uno dei principali impianti sportivi delle Olimpiadi invernali. La costruzione dello stadio sarebbe dovuta iniziare entro il 2020, ma al momento non ci sono ancora segni di lavori in corso. Questo potrebbe causare problemi nella programmazione delle gare e nella preparazione degli atleti.

Pista pattinaggio di velocità

Il secondo problema riguarda la costruzione della pista di pattinaggio di Milano, che è un altro impianto chiave per le Olimpiadi invernali. La costruzione di questa pista sarebbe dovuta iniziare nel 2020, ma al momento i lavori sono ancora fermi. Ciò potrebbe causare problemi per gli atleti che necessitano di una pista di pattinaggio di alta qualità per prepararsi alle gare.

Villaggio Olimpico

Altre difficoltà riguardano la costruzione del villaggio olimpico di Milano, dove gli atleti e il personale delle Olimpiadi invernali dovrebbero alloggiare durante l'evento. La costruzione del villaggio sarebbe dovuta iniziare nel 2020, ma i lavori sono inziati con due anni di ritardo.

Cabina di Regia per rispondere ai ritardi

Per cercare di risolvere i problemi in corso il 2 febbraio a Palazzo Chigi, è stata costituita la cabina di regia per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026. Scopo di questa istituzione "fare il punto sistematico sulle problematiche relative allo stato di avanzamento dei lavori - opere pubbliche e infrastrutture sportive - e a verificare le possibili normative finalizzate all'accelerazione degli stessi".

Dal giorno della sua formazione si è riunita molte volte, l'ultima il 21 marzo 2023 dove si è parlato principalemente di:

"Priorità all’individuazione del sito per le gare di pattinaggio di velocità, - si legge nella nota di Palazzo Chigi - dopo la rinuncia di Baselga di Pinè. Sul tavolo c’è la proposta della Fiera di Rho, che il prossimo 29 marzo verrà portata dalla Fondazione al Cio mentre la decisione finale è fissata per il 18 aprile".

"È stato poi fatto dal sindaco Sala il punto sull’avanzamento delle procedure tecnico-amministrative e di cantiere sul Villaggio Olimpico, su Santa Giulia, dove sorgerà il PalaItalia, sul Palasharp e il Forum, opere per le quali non si manifestano criticità. Tra i punti all’ordine del giorno esaminati anche la proposta di un protocollo della legalità per la realizzazione dei Giochi".

La storia delle Olimpiadi Invernali

La storia delle Olimpiadi Invernali ha inizio nel 1924, quando si svolsero i primi giochi olimpici invernali a Chamonix, in Francia. In quell'occasione, furono disputate sei discipline: sci alpino, salto con gli sci, pattinaggio di figura, curling, hockey su ghiaccio e biathlon.

Inizialmente, le Olimpiadi Invernali non erano considerate un evento separato dai Giochi Olimpici estivi, ma dal 1924 in poi si sono tenute in anni diversi, con l'eccezione del 1992, quando si sono tenute entrambe nello stesso anno.

Le discipline sportive che si disputano alle Olimpiadi Invernali sono state ampliate nel corso degli anni Oggi includono snowboard, skeleton, bob, combinata nordica, biathlon, pattinaggio di velocità, pattinaggio di figura, curling, hockey su ghiaccio e sci di fondo, tra le altre.

Le Olimpiadi Invernali sono diventate uno dei più grandi eventi sportivi al mondo, attirando atleti e appassionati di sport da ogni parte del globo. L'evento è stato ospitato da diverse città in tutto il mondo, tra cui St. Moritz, Oslo, Lake Placid, Nagano, Torino, Vancouver, Sochi, Pyeongchang e Beijing.

Le edizioni italiane

L'Italia ha ospitato le Olimpiadi Invernali in due occasioni. La prima volta è stata nel 1956, quando i Giochi si sono tenuti a Cortina d'Ampezzo, nelle Dolomiti, nella regione del Veneto. La seconda volta è stata nel 2006, quando i Giochi si sono tenuti a Torino, in Piemonte.

Entrambe le edizioni sono state un successo e hanno lasciato un'impronta duratura sulla storia delle Olimpiadi Invernali. A Cortina d'Ampezzo, per esempio, sono state introdotte nuove discipline, tra cui lo slalom gigante e la combinata alpina, mentre a Torino è stata introdotta una nuova disciplina, lo snowboardcross.

In entrambe le occasioni, l'Italia ha dimostrato di essere un'ottima destinazione per le Olimpiadi Invernali, grazie alla sua posizione geografica, alle sue bellezze naturali e alla sua cultura. L'Italia è inoltre un paese con una grande tradizione sportiva, soprattutto nello sci alpino, e ha prodotto molti campioni olimpici nel corso degli anni.

Biathlon: la disciplina che ha conquistato il cuore degli sportivi invernali

Tempo di lettura: 2 minuti

A Oberhof si sono appena conclusi i Mondiali di biathlon. L’Italia si è portata a casa un bottino di ben quattro medaglie: 1 oro, 1 argento e 2 bronzi. Ma come nasce questo sport che unisce lo sci di fondo al tiro a bersaglio? 

Il biathlon: la disciplina invernale che mette alla prova resistenza e precisione

Il biathlon è uno sport invernale che combina due discipline molto diverse: lo sci di fondo e il tiro a bersaglio. Gli atleti che praticano il biathlon devono completare un percorso di sci di fondo che alterna tratti in salita, in discesa e in piano, e durante il quale devono fare delle soste per sparare a dei bersagli.

È uno sport molto impegnativo dal punto di vista fisico, poiché richiede una grande resistenza e capacità di recuperare il fiato dopo lo sforzo. Inoltre, gli atleti devono essere molto precisi nel tiro, poiché ogni errore si traduce in penalità sul tempo di gara o in giri in più da compiere. Per questo motivo, il biathlon richiede un'ottima capacità di concentrazione e una grande abilità nel gestire l'ansia e lo stress.

Sulle tracce dei cacciatori: la storia del biathlon, dalle origini a oggi

Il biathlon ha una lunga storia che risale almeno al XVI secolo, quando veniva praticato dai cacciatori scandinavi come forma di addestramento militare e di sopravvivenza. In questo periodo era conosciuto come "skijoring". Prevedeva lo sci di fondo con l'aggiunta di una serie di prove di abilità, come il tiro con la balestra o la lancia.

Nel corso del XIX secolo  si evolse diventando una disciplina sportiva vera e propria, e nel 1894 venne fondata la prima federazione di biathlon, la Norvegese Skiforbundet. Da quel momento in poi, il biathlon cominciò a diffondersi in altri paesi scandinavi, come la Svezia e la Finlandia, dove divenne uno sport molto popolare.

Negli anni successivi, il biathlon continuò a evolversi, diventando sempre più tecnico e impegnativo. Nel 1978 venne introdotta la tecnica dello "stile libero". Consentiva di muoversi in modo più veloce sui tratti in salita, mentre nel 1998 venne introdotta la carabina ad aria compressa, che ridusse notevolmente il peso delle armi utilizzate dagli atleti.

Sulle orme dei grandi atleti: la diffusione del biathlon in Italia

Il biathlon è uno sport molto popolare in molti paesi europei, come Norvegia, Svezia e Germania. Anche in Italia è seguito da un numero crescente di appassionati seppur abbia una storia relativamente giovane. Infatti ha cominciato a diffondersi intorno agli  anni '80 grazie all'introduzione delle prime piste di sci di fondo.

Negli anni ha acquisito sempre più popolarità in Italia grazie anche alla presenza di alcuni atleti di grande talento che hanno saputo conquistare il pubblico e portare la disciplina a livelli sempre più alti.

Uno dei primi atleti italiani di successo nel biathlon è stato Pieralberto Carrara. Ha vinto la medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Lillehammer nel 1994. Da quel momento in poi, il biathlon in Italia ha cominciato a crescere, con l'apertura di nuove piste e l'organizzazione di sempre più eventi internazionali.

Negli ultimi anni, il biathlon italiano ha conosciuto una grande stagione di successi, grazie soprattutto alla presenza di atleti come Dominik Windisch, Lukas Hofer, Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi . Tutti hanno saputo conquistare medaglie e podi in molte gare di Coppa del Mondo e di Campionati del Mondo.

Alla scoperta dell’Italia con ChatGPT

Tempo di lettura: 3 minuti

Questo è un portale che vuole raccontare le notizie che riguardano l’Italia da ogni parte del mondo senza porsi confini. A volte però è bello anche sapere cosa si pensa dell’Italia fuori dai nostri perimetri. Abbiamo quindi deciso di non porci nessun limite e andare ancora più avanti nell’esplorazione di cosa si pensa in giro della nostra penisola. Lo abbiamo chiesto a ChatGPT, la chatbot lanciata a novembre da OpenAI, protagonista anche della nostra rubrica Tech Corner. 

Cosa sa ChatGPT dell’Italia? 

Abbiamo posto questa stessa domanda alla chatbot. Ecco la risposta. 

“L'Italia è un paese situato in Europa meridionale, conosciuto per la sua storia, la sua cultura, il suo patrimonio artistico e la sua cucina. È una delle più antiche nazioni d'Europa e ha una lunga storia che risale ai tempi dell'antica Roma.

L'Italia è famosa per le sue città d'arte, come Roma, Firenze, Venezia, Napoli e Milano, che ospitano alcuni dei più famosi monumenti e musei del mondo. La cultura italiana è molto diversificata e comprende una ricca tradizione musicale, letteraria e teatrale, nonché una lunga storia di arte e architettura.

Inoltre, l'Italia è conosciuta per la sua cucina, che è considerata una delle migliori al mondo. La cucina italiana è molto diversificata e varia da regione a regione, ma comprende alcuni piatti classici come la pasta, la pizza e il gelato.

L'Italia è anche un importante centro economico e commerciale, con una forte presenza di aziende leader nel settore della moda, della finanza e della tecnologia.

In sintesi, l'Italia è un paese ricco di storia, cultura e tradizione, e offre molte opportunità per scoprire e godere dei suoi tesori”.

La percezione degli stranieri sull’Italia: che ci dice l’AI

A questo punto, visto che il nostro scopo era più rivolto ad avere un’opinione sull’Italia, abbiamo chiesto a ChatGPT di dirci quale è la percezione che gli stranieri hanno della nostra Nazione. 

“Gli stranieri hanno opinioni diverse sull'Italia, poiché la percezione dipende dalla loro esperienza personale e dalle loro aspettative. Tuttavia, in generale, gli stranieri hanno una visione molto positiva dell'Italia e la considerano una destinazione turistica eccezionale.

L'Italia è conosciuta per la sua bellezza paesaggistica, la sua storia e la sua cultura, e attrae molti turisti da tutto il mondo ogni anno. Gli stranieri apprezzano in particolare la bellezza delle città d'arte, come Firenze, Roma e Venezia, e le ricche tradizioni culturali e culinarie del paese.

Inoltre, gli stranieri spesso riconoscono la moda, il design e l'arte italiani come elementi distintivi e di alta qualità.

Tuttavia, a volte gli stranieri possono avere anche percezioni negative sull'Italia, come la complessità del sistema burocratico, la difficoltà a comprendere le regole e la mancanza di efficienza in alcuni settori.

In generale, la percezione degli stranieri dell'Italia dipende dalla loro esperienza personale e dalle loro aspettative, ma l'Italia è generalmente percepita come una destinazione attraente e affascinante”.

E ChatGPT che percezione ha dell’Italia?

Adesso non rimaneva altro che chiedere cosa ne pensasse la stessa ChatGPT, in questo caso la risposta è stata sorprendente. 

“Come modello di lingua AI sviluppato da OpenAI, non ho emozioni o opinioni personali. Sono stato addestrato su una vasta quantità di informazioni su molte tematiche, tra cui l'Italia, ma non ho una percezione personale o emozionale dei luoghi o dei paesi. Il mio obiettivo è fornire informazioni accurate e utili alle persone che mi fanno domande”. 

Il futuro dell’AI

Questa risposta rientra però perfettamente negli standard di ChatGPT, come spiega benissimo lei stessa e da un certo punto di vista potrebbe tranquillizzare anche noi umani sul potere che in futuro potrà avere l’AI in generale. Come ha spiegato, Walter Riviera, esperto di Intelligenza Artificiale, a ‘Stasera c’è Cattelan’, nel corso di una puntata tutta realizzata tramite l’uso di ChatGPT appunto: 

“L’AI è velocissima a fare cose ma non ha la personalità. Per esempio il tuo estro (di Cattelan ndr.) non può essere replicato. In questo caso hanno generato dei testi, ma non sapeva cosa stava dicendo. Un po’ come capita con i bambini che sparano la parolaccia fuori contesto perché l’hanno sentita dire ma non ne conoscono il significato e non hanno pensato che quella fosse la cosa più adatta da dire. L’ha solamente detta. I limiti sulla coscienza dell’AI sono abbastanza studiati e noti. Da questo punto di vista si può stare abbastanza tranquilli”.

Global Game Jam, dal 3 al 5 febbrai torna la copetizione per programmatori e appassionati

Tempo di lettura: 2 minuti

GLOBAL GAME JAM - Dal 3 febbraio al 5 febbraio torna la Global Game Jam, un evento annuale, una competizione, che riunisce sviluppatori di giochi di tutto il mondo per creare progetti funzionanti in sole 48 ore. 

Alla scoperta della Global Game Jam

Il Global Game Jam (GGJ) è un'organizzazione no-profit 501(c)(3) registrata nello stato della California e la nostra missione è quella di consentire a tutti gli individui in tutto il mondo di imparare, sperimentare e creare insieme attraverso il mezzo di giochi in un ambiente sicuro e accogliente. 

La GGJ è il più grande evento di creazione di giochi che si svolge in tutto il mondo e vanta decine di migliaia di partecipanti in centinaia di siti fisici e virtuali in oltre cento paesi in tutto il mondo. L’edizione tenutasi a gennaio 2020 ha fatto registrare il record con 934 posizioni in 118 paesi che hanno creato 9.601 partite in un fine settimana! 

La competizione è un'avventura emozionante, un'opportunità per mettersi alla prova e superare i propri limiti. Come in un romanzo di Dickens, gli sviluppatori devono affrontare sfide e superare ostacoli per creare un gioco funzionante in soli 48 ore. 

È un'occasione per gli sviluppatori di giochi di scoprire nuove pagine della creatività e dell'innovazione. Un'opportunità per creare nuovi contatti e lavorare in team con persone di diverse culture e background. Gli sviluppatori dovranno unire le forze per raggiungere un obiettivo comune.

Le opportunità offerte dall GGJ

Come in ogni grande avventura, la Global Game Jam è piena di colpi di scena e sorprese. Si deve essere pronti a tutto ed avere sempre un piano di riserva. La competizione è imprevedibile, ma anche emozionante e gratificante. Inoltre la GGJ è aperta a tutti. Oltre ai programmatori vi possono prendere parte grafici, gamer designer, artisti, tecnici del suono o anche semplicemente appassionati e curiosi. L’evento infatti non prevede solo la sfida, ma anche seminari, workshop e tavole rotonde. 

Per la competizione tutti i partecipanti saranno riuniti in gruppi che dalle 16:00 di venerdì 3 febbraio alle 18.30 di domenica 5 febbraio dovranno mettersi all’opera per realizzare un progetto funzionante da presentare agli altri gruppi. 

Dove partecipare alla Global Game Jam

I partecipanti possono riunirsi in una stessa seda fisica oppure virtual. Una delle sedi italiane, dal 2017, si trova a Cagliari. Gli organizzatori hanno spiegato:

“Nel 2017, anno della prima edizione ci siamo resi conto che la maggior parte delle città italiane che avevano fino a quel momento ospitato la Global games jam corrispondevano a sedi di blasonati atenei tecnologici. La città di Cagliari e più in generale la Sardegna, pur ospitando un distretto tecnologico ICT di rilievo, non aveva finora rivolto le sue attenzioni al mercato del videogame, che essendo bene immateriale, garantisce facilità di accesso anche a territori geograficamente svantaggiati. 

Da allora Cagliari ha visto costituirsi una vera e propria community informale di sviluppatori, sono sorte scuole dedicate alla programmazione di videogame, si sono costituiti piccoli studi indipendenti di progettazione e sviluppo, altri attori, sia pubblici che privati, si sono proposti di animare il settore”. 

Per la prima volta nel 2023 Advepa, azienda leader in Italia nella realizzazione di ambientazioni virtuali 3D, ha dato vita a una sede full virtual. 

ALLA SCOPERTA DI CHATGPT