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L’elettricità wireless, primi esperimenti in Nuova Zelanda

28 Maggio 2021
- Di
Redazione
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Elettricità wireless in Nuova Zelanda :: La Costa Group
Tempo di lettura: 2 minuti

[vc_row][vc_column][vc_column_text]ELETTRICITÀ WIRELESS - Siamo a due passi dallo scordarci di un elemento onnipresente nelle nostre vite: il cavo. In alcuni ambiti lo abbiamo già notato: oltre alle svariate reti e connessioni, iniziano perfino le ricariche senza fili agli smartphone. L’elettricità wireless, però, sembra il culmine delle tecnologie senza fili. In Nuova Zelanda una startup ha proseguito lo sviluppo di un’idea rivoluzionaria e addirittura ecologica. L’elettricità wireless impiegherà molto a diffondersi?[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Come funziona l’elettricità wireless?

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]L’elettricità wireless, per quanto possa sembrare futuristica, è lo sviluppo di un’ispirazione centenaria: già nel 1890 ci pensò Nikola Tesla, pur non avendo i mezzi. Infatti quando parliamo di questa invenzione dobbiamo immaginarci una serie di tanti, piccoli passi compiuti lungo più di un secolo.

Solo in questo periodo, tuttavia, possiamo sperimentare per la prima volta la trasmissione di energia senza fili. Grazie alle cosiddette “Rectennas”, antenne rettificratrici che riescono a trasmettere corrente elettrica senza alcun cavo necessario. Il fascio di onde singole creato dalla loro tecnologia permette alla corrente di non diffondersi, rendendo possibile un passaggio mirato da una Rectenna all’altra.

La startup che ha sviluppato l’elettricità wireless si chiama Emrod e si trova in Nuova Zelanda. La sua rivoluzione è sostenuta perfino dal governo neozelandese a partire da questo anno. Speriamo vivamente che un progresso simile arrivi al più presto in tutto il mondo.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Per quale motivo la vogliamo a tutti i costi?

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il fatto che tutti i fili elettrici potrebbero scomparire un giorno alla volta è uno dei vari motivi che ci spingono a desiderare questa invenzione. Ciò è dovuto a molti fattori, partendo dai più pratici fino a una vera e propria svolta ecologica.

Grazie al contributo di Nicola Cortesi, Web Designer per Advepa Communication, abbiamo capito a fondo il potenziale dell’elettricità wireless.Oltre all’assenza di fili per il passaggio di energia a lungo raggio, potremo davvero vedere ambienti domestici senza alcun filo necessario. Certo, i dispositivi a batteria autonoma svolgono già buona parte del lavoro, tuttavia devono essere caricati usando un cavo dopo l’altro.

“La novità sta anche in quanto l’elettricità wireless sia sostenibile. Anzitutto scomparendo i cavi produciamo meno materiale inquinabile, inoltre la nuova corrente non disperderà radiazioni nell’aria.” - Nicola Cortesi, Web Designer per Advepa Communication.

Per saperne di più clicca qui.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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