META QUEST - L’11 ottobre scorso è stato svelato il Meta Quest Pro, il nuovo visore della famiglia di Mark Zuckerberg. Non si è fatto in tempo a digerire la notizia che già si parlava del possibile arrivo di un altro nuovo visore, il Meta Quest 3. I due si dovrebbero assomigliare molto, ma mentre il Meta Quest 3 si propone come aggiornamento della linea classica di visori Meta, il Pro si prefigge lo scopo di diventare indispensabile non solo per chi naviga nel metaverso, ma anche per coloro che lo progettano e ci lavorano.
"La sua forma più snella, più leggera ne definisce un design più accattivante e si spera più comodo del suo predecessore". - Giulia, esperta di modellazione 3D.
Caratteristiche Meta Quest Pro:
Il Meta Quest 3 non è stato ancora reso noto, ma Bradley Lynch, youtuber e insider, è entrato in possesso di alcuni file CAD e ne ha tratto un’analisi preliminare.
Mark Zuckerberg ha già cominciato ad investire molto sul progetto in primis acquistando nel 2014 il produttore di device VR Oculus per 2 miliardi di dollari. Mossa che punta a ridurre il costo di questi dispositivi per renderli di più facile accesso. Perché il Metaverso è “una visione che comprende molte aziende, l’intero settore”. Nessuno ne sarà proprietario e tutti potranno farne parte.
La mossa di acquistare un’azienda che produce visori per realtà immersiva però non sembra aver ancora sortito l’effetto sperato. Meta Quest Pro. costa infatti 1.799,99€, prezzo nettamente superiore rispetto a quello dei visori di generazioni precedenti. La cifra comprende il visore, due controller Meta Quest Touch Pro, ricambi per le punte delpennino, una dock di ricarica USB-C a 45 W e ligth blocker removibili per ridurre il disturbo della luce.
Il dettaglio del costo degli accessori.
Abbiamo chiesto a Giulia, esperta di modellazione 3D che lavora ogni giorno nella realizzazione di metaversi cosa pensa del Meta Quest Pro.
“È sicuramente un grosso upgrade rispetto al modello Quest 2 . La sua forma più snella, più leggera ne definisce un design più accattivante e si spera più comodo del suo predecessore. Interessantissima la funzionalità che rileva le espressioni facciali e le trasmette al proprio avatar, questo darà sicuramente più dinamicità alle interazioni con altri utenti del metaverso.
Siamo ansiosi anche di scoprire come si è evoluto il passthrough, ovvero il sistema che permette di vedere anche l'ambiente circostante "non virtuale" in modalità più mixed reality che virtual reality, ma soprattutto l'hand tracking, sistema che consente di utilizzare il visore senza l'uso dei controller.
Unica pecca è sicuramente il prezzo, ci sta che sia uno strumento per sviluppatori, tuttavia non sono davvero loro che vivono o dovrebbero vivere il metaverso, ma piuttosto la gente comune che ha ancora tanta difficoltà ad approcciarsi a questo nuovo mondo digitale e sicuramente la realizzazione di un modello low-budget o più accessibile economicamente potrebbe essere la risposta al problema”.
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