La seconda edizione del progetto promosso dalla Fondazione Lilly punta a migliorare la qualità di vita dei pazienti con MICI e a proporre azioni concrete alle istituzioni
Offrire supporto concreto a chi convive con le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e allo stesso tempo dotare le istituzioni di strumenti utili per contrastare queste patologie. È l’obiettivo della seconda edizione di “Voci di pancia”, la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA, presentata a Roma.
Le MICI, che comprendono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa, colpiscono in Italia oltre 250.000 persone, con un’incidenza in costante aumento, soprattutto tra i giovani dai 15 ai 40 anni. Queste patologie causano sintomi spesso invalidanti, come diarrea, dolore addominale e perdita di peso, con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita e un impatto anche economico sulle famiglie.
“È fondamentale rompere il muro dell’imbarazzo che ruota attorno a queste patologie – ha dichiarato Federico Villa, direttore generale della Fondazione Lilly Italia –. Il nostro impegno non è solo generare soluzioni terapeutiche innovative, ma accompagnare i pazienti migliorando la qualità di vita anche attraverso il dialogo. Passiamo dalle emozioni alle proposte concrete, che speriamo le istituzioni possano accogliere nei prossimi provvedimenti normativi”.
La seconda edizione di “Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni” si articola su tre pilastri principali:
“La diagnosi precoce delle MICI è cruciale – ha spiegato il professor Alessandro Armuzzi, responsabile UO IBD dell’Istituto Clinico Humanitas –. Permette di intervenire subito, riducendo il rischio di danno intestinale permanente e migliorando la qualità di vita”.
Salvo Leone, direttore generale di AMICI Italia, ha sottolineato l’importanza di abbattere lo stigma: “Le MICI sono una disabilità invisibile. Il paziente spesso tende a isolarsi, perché i sintomi sono difficili da raccontare. Campagne come ‘Voci di pancia’ aiutano a svelare i disagi e ridare dignità alle persone che ne soffrono”.
“Voci di pancia” si propone quindi di creare una cultura della consapevolezza, supportare i pazienti e portare le loro esigenze al centro delle politiche sanitarie. Un passo importante per trasformare il racconto delle emozioni in azioni concrete e tutele reali.