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Congresso Nazionale di Urologia a Sorrento: prevenzione e innovazione

7 Novembre 2025
- Di
Redazione
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Congresso urologia Sorrento 2025
Tempo di lettura: 3 minuti

La 98ª edizione del Congresso Nazionale di Urologia della Società Italiana di Urologia si è insediata a Sorrento presso l'Hilton Sorrento Palace dal 6 al 9 novembre 2025, riunendo professionisti italiani e internazionali attorno a una missione comune: mettere la conoscenza al servizio della salute pubblica. L'evento rappresenta un momento cruciale di confronto scientifico dove ricercatori, clinici, operatori sanitari e specializzandi condividono le ultime novità in ambito urologico.

Il congresso si caratterizza per un approccio multidisciplinare e umano che pone al centro tre pilastri fondamentali: la prevenzione, l'educazione sanitaria e la sostenibilità delle cure. Secondo Giuseppe Carrieri, presidente della SIU, questa manifestazione scientifica rappresenta l'occasione per riflettere sul ruolo centrale dell'urologia per la qualità della vita di milioni di persone, soprattutto nel contesto della salute maschile.

La fragilità maschile al centro della campagna preventiva SIU

La fragilità maschile rappresenta il tema centrale della campagna lanciata dalla SIU nel mese di novembre, una iniziativa che ribalta la percezione tradizionale dell'assistenza urologica. Andrea Salonia, responsabile dell'ufficio educazionale della SIU e professore ordinario di urologia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sottolinea come l'urologo rappresenti il medico del maschio in senso globale, affrontando non soltanto le patologie cliniche ma anche le fragilità psicologiche e relazionali.

Secondo Salonia, l'approccio terapeutico contemporaneo trascende la semplice soluzione farmacologica o chirurgica. La combinazione dell'expertise che la figura dell'urologo mette in campo consente di strutturare strategie terapeutiche integrate, che associano diagnosi tempestiva, prevenzione e personalizzazione della cura in base alle specifiche esigenze del paziente.

La robotica rivoluziona il trattamento dei tumori urologici

L'innovazione tecnologica rappresenta un elemento sempre più decisivo nel panorama urologico italiano. Andrea Minervini, responsabile dell'ufficio ricerca della SIU e direttore di urologia e andrologia presso l'azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, evidenzia come la chirurgia robotica sia ampiamente diffusa nella disciplina.

In Italia sono presenti 215 robot chirurgici, e il dato più significativo riguarda la specializzazione urologica: il 54% delle procedure robotiche nazionali viene eseguita proprio in ambito urologico. Questa concentrazione non è casuale, ma riflette l'efficacia della tecnologia nel trattamento dei tre principali tumori urologici: il carcinoma della prostata, il carcinoma renale e il tumore della vescica. La chirurgia robotica offre vantaggi clinici significativi, garantendo minore invasività, maggiore precisione e tempi di recupero ridotti per i pazienti.

Le parole di medici

Prevenzione attraverso le buone pratiche quotidiane

Vincenzo Ficarra, professore ordinario di urologia presso l'Università degli Studi di Messina e responsabile dell'ufficio scientifico della SIU, ribadisce l'importanza della prevenzione come strumento primario nel contrasto alle patologie urologiche. Le buone pratiche non richiedono interventi straordinari, ma risiedono in scelte quotidiane consapevoli.

L'idratazione come primo passo preventivo

Un'adeguata idratazione rappresenta il primo elemento preventivo. Un apporto idrico sufficiente riduce significativamente la formazione di calcoli renali e diminuisce il rischio di cistiti ricorrenti. Questa pratica semplice, spesso sottovalutata, costituisce una barriera fondamentale contro patologie frequenti nella popolazione maschile.

Alimentazione: il valore della dieta mediterranea

L'alimentazione riveste un ruolo decisivo nella prevenzione urologica. La dieta mediterranea, caratterizzata dall'abbondanza di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, offre protezione naturale contro numerose patologie urologiche. È fondamentale limitare il consumo di insaccati, carni rosse e cibi ad alto contenuto di grassi, che possono contribuire all'infiammazione dell'apparato urinario.

Attività fisica e abbandono del fumo

Uno stile di vita attivo, con pratica regolare di attività fisica, contrasta la sedentarietà e riduce i fattori di rischio legati alle patologie urologiche. L'eliminazione del fumo di sigaretta rappresenta forse l'intervento preventivo più efficace: i fumatori presentano un rischio nove volte superiore di sviluppare tumori della vescica rispetto ai non fumatori.

Il messaggio conclusivo del congresso sorrentino

Il 98° Congresso Nazionale SIU a Sorrento testimonia come la disciplina urologica contemporanea coniughi innovazione tecnologica con un rinnovato approccio preventivo e umano. La comunità urologica italiana ribadisce che la salute maschile non è una questione meramente medica, ma un impegno che richiede consapevolezza individuale, supporto specialistico integrato e diffusione di corrette pratiche di prevenzione.

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