Nel vasto universo delle auto storiche italiane, si cela un tesoro di fascino e storia automobilistica. Tra le fila di queste preziose vetture, ci sono esemplari da collezione che raccontano il glorioso passato dell'automobilismo, accanto a modelli più umili ma altrettanto affascinanti, ancora utilizzati regolarmente nonostante il passare degli anni e l'avvento delle tecnologie moderne.
Possedere un'auto storica in Italia spesso significa godere di vantaggi economici e fiscali considerevoli. Dopo vent'anni, molte regioni offrono esenzioni dal pagamento del bollo e riduzioni sulle assicurazioni RC auto per i veicoli con il certificato di rilevanza storica e collezionistica, un titolo rilasciato dai club automobilistici autorizzati come Lancia, Fiat, Alfa Romeo e l'ASI (Automotoclub Storico Italiano).
Il processo per ottenere il certificato di rilevanza storica richiede che il veicolo sia in uno stato di conservazione originale o restaurato secondo criteri storici. La legge del 2000 prevedeva che le auto oltre i 30 anni fossero esenti dal pagamento del bollo, ma la normativa è stata successivamente ampliata, consentendo anche ai veicoli con almeno 20 anni di aspirare al prestigioso riconoscimento.
Il numero di auto storiche in circolazione è in costante aumento, rappresentando un'importante fetta del patrimonio automobilistico italiano. Secondo i dati della Motorizzazione, a fine 2022 c'erano oltre 16 milioni di veicoli con più di 20 anni di età, di cui quasi 150.000 erano certificati come storici.
L'importanza della corretta certificazione delle auto con rilevanza storica è stata ribadita anche dalla Camera Arbitrale Internazionale, sottolineando la necessità che i certificatori siano professionisti qualificati. Questo garantisce un processo di valutazione accurato e trasparente, salvaguardando l'autenticità e il valore storico di queste preziose vetture.
Con l'interesse crescente e le opportunità economiche offerte, il mondo delle auto storiche in Italia continua a prosperare, offrendo agli appassionati un affascinante viaggio nel passato dell'automobilismo italiano, arricchito da privilegi fiscali e dalla promessa di un futuro sempre più radioso.
“Chiedere una maggiore professionalità significa innalzare la qualità del mercato e tutelare i collezionisti – evidenzia il presidente Rocco Guerriero - I veicoli d’interesse storico e collezionistico sono vere e proprie opere d’arte ed è necessario, ed è quello che chiediamo – che la loro rilevanza storica venga acclarata da professionisti con dei requisiti ben definiti e un percorso di studi ben strutturato”.