Il vino è donna?
Donatella Cinelli Colombini, è la Signora del Vino: in Toscana - e non solo - la definiscono così. Avanguardista, eclettica, ancorata alle radici del suo mondo tra Trequanda e Montalcino dove “vive” il Brunello, da secoli. Famiglia di viticoltori che nella vigna hanno 'impiantato' il dna. Il 1998 segna 'l'anno zero' di Donatella. Riceve in eredità un casale della seconda metà del ‘500: non c'erano vigneti. Soldi, lavoro e fatica restituiscono la bellezza di una struttura in pietra dove il Granduca Leopoldo di Toscana soggiornava e amava trascorrere momenti di intimità con Isabella. Un luogo di rara bellezza incastonato tra le colline e i boschi della Val d'Orcia; enclave scelta come 'buen retiro' da numerosi uomini d'affari, artisti, chirurghi, facoltosi imprenditori arrivati anni fa dal Belgio.
Donatella Cinelli Colombini “scommette” sulle donne e fonda “Casato Prime Donne”: rompe un tabù con una visione imprenditoriale che non è solo business, ma valorizzazione delle professionalità. Scelta controcorrente in una comunità di produttori d'impronta e tradizione maschile, e oggi è uno dei tratti distintivi del suo fare impresa. Ha scelto solo donne per la cantina e da allora è cominciato un viaggio senza limiti. Oggi il Colle è una realtà importante: donne cantiniere, corsi di avvicinamento al vino, scuola di cucina, agriturismo con attività svariate: dal trekking al birdwatching, alle escursioni a cavallo, alla ricerca di tartufi con maestri del posto. Al Colle arrivano ospiti da tutto il mondo e il viaggio comincia sui Social con migliaia di contatti sul blog di Donatella, i profili Facebook e Twitter.
Gli abbinamenti vino-cibo sono una delle sue specialità: nella cantina scavata nella roccia c’è la temperatura perfetta per il suo Brunello Prime Donne che lei ha trasformato nell'omonimo Premio dedicato alle donne perchè le assaggiatrici sono proprio loro.
L’ultima creazione si chiama Orcia Doc e il suo Cenerentola ne è l’espressione. Donatella Cinelli Colombini guida con orgoglio l’omonimo Consorzio che riunisce tredici Comuni della Val d’Orcia dove si produce Sangiovese: 43 aziende consorziate e 270mila bottiglie all'anno descrivono Orcia. Donatella aggiunge un tocco in più: “Orcia è il vino più bello del mondo perchè esiste un territorio più bello di questo?”. Lo dice l'Unesco.