Parvin Afsar ci parla della nuova Ducati Multistrada V4
[vc_row][vc_column][vc_column_text]PARVIN AFSAR DUCATI MULTISTRADA - Quando una passione ci pervade, può diventare complicato mantenere un’opinione obiettiva e critica delle novità. Può capitare che, essendo affezionati allo stato attuale delle cose, non accettiamo i cambiamenti in arrivo. Questo certamente non è il caso di Parvin Afsar, Ducatista convinta e pronta ad accogliere le innovazioni a braccia aperte. Grazie a lei siamo entusiasti di proporvi un tuffo nell’ambiente Ducati, cercando di capire cosa è successo con l’uscita della nuova Ducati Multistrada V4.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
Parvin Afsar e la sua passione per la Ducati
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Eccoci qui con Parvin Afsar per parlare dell’ultima uscita targata Ducati, la Multistrada V4. Ma prima di tutto, tu che esperienza hai con la Ducati? Quale tipo di moto preferisci?
Ho comprato la mia prima moto a 30 anni, quando mi sono resa conto che non potevo più ignorare quel sogno nel cassetto che mi tenevo da tanto tempo. Con sicurezza ho scelto la mia prima Ducati, una Scrambler Icon 800, e non ho avuto altre moto all’infuori della Ducati! Da quel giorno ho solo comprato nuovi modelli, ma mai cambiato il marchio! E non per togliere niente alla Multistrada, ma le mie preferenze guardano altrove: mi reputo una motociclista sportiva, prediligo il divertimento mentre guido. Infatti possiedo una Monster 1200S che uso su strada e una 848 con cui corro in pista.
Straordinario! Stavo pensando, non potrebbe essere complicato tenere insieme una passione così impegnativa e adrenalinica con i propri impegni? Voglio dire, tu sei un’imprenditrice, e sembra che la moto richieda molto tempo e dedizione…
Effettivamente guidare con una certa frequenza e a certi giri comporta diverse difficoltà, non posso negarlo, ma sono tutte affrontabili con la giusta determinazione. Il lato migliore di queste esperienze, però, è la somiglianza e i parallelismi possibili con la gestione di un’attività. Perciò quello che dici tu è vero fino a un certo punto, poiché per me c’è un dare e avere reciproco tra i due mondi!
Dare e avere reciproco: ci potresti spiegare cosa intendi?
Certo! Guidando la mia moto ho imparato parecchie lezioni non solo per la pista, ma anche per condurre un’attività. Ad esempio, salire su una moto comporta inevitabilmente dei rischi, ma devono essere affrontati dal primo all’ultimo per godere a pieno l’esperienza. Stessa dinamica in azienda: devo agire con la consapevolezza che sto sfidando un certo rischio, ma proprio superando questi rischi posso fare passi avanti![/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
Parvin Afsar: “Grandi cambiamenti per la nuova Multistrada V4”
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Noi del Tech Corner siamo davvero entusiasti di questo nuovo argomento, peccato che siamo ancora neofiti! Ti andrebbe di farci un’introduzione?
Senz’altro, è sempre entusiasmante trasmettere una propria passione! Prima di tutto, stiamo parlando di una serie Ducati di moto da turismo: grandi cilindrate, postazione più rilassata e altre caratteristiche per facilitare lunghi viaggi. Conosco alcuni Ducatisti che raggiungono ogni angolo dell’Europa con le loro Multistrada! Naturalmente senza impattare sulle prestazioni del motore, infatti mantengono anch’essi un’alta performance. Qualunque modello di Multistrada prodotto negli anni garantisce una guida divertente, puntando anche su altre esigenze logistiche per le lunghe percorrenze.
Benissimo, tutto chiaro. E vediamo un po’, quali novità ci sono per il nuovo modello Multistrada V4?
Più che novità, per la Multistrada V4 dovremmo parlare di veri e propri cambiamenti radicali. Dico questo perché la Ducati è un marchio che si è distinto da sempre per delle caratteristiche chiare in ogni suo prodotto. Ma nel Multistrada V4 vediamo ben altri elementi: partiamo dal più importante, il motore non è più desmodromico…
Scusa un momento: hai detto “desmodromico”?
Esatto, è un tipo di distribuzione del gas nei motori, il cuore pulsante delle officine Ducati. Il motore desmodromico ha un maggior controllo delle valvole in entrambe le fasi di apertura e chiusura dei cilindri, perciò risulta molto più dinamico. Questo avviene grazie al meccanismo al suo interno, composto da due braccetti legati all’albero a camme. Invece, nella distribuzione più tradizionale di un motore, il tutto avviene per mezzo di molle e dispositivi pneumatici: un sistema piuttosto stabile, ma meno prestante.
Ok, perciò la nuova Multistrada non ha più un motore desmodromico. Ma per quale motivo è così importante?
Il desmodromico è da sempre il tipo di distribuzione impiegata nei motori Ducati: è una caratteristica distintiva. Si tratta di una tecnologia presa in prestito dalle industrie tessili dell’ ‘800 ri-applicata fin dai primi del 900 in campo sia motociclistico che automobilistico. Veniva usato principalmente nei modelli sportivi o particolarmente lussuosi, dove il costo di produzione era meno rilevante. A metà degli anni ‘50 l’ing. Taglioni, decise di progettare un motore motociclistico dotato di questo sistema per competere nel moto-mondiale. Da allora il motore desmodromico fu adottato da Ducati come un vero e proprio marchio di fabbrica! Lo hanno equipaggiato non solo alle serie sportive e le MotoGP, ma anche alla produzione motociclistica di serie.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
I pilastri Ducati spiegati da Parvin Afsar
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Ci stai dicendo che la nuova Multistrada V4 non ha più il tratto distintivo dei motori Ducati?
Esatto, o per meglio dire il tratto più “tradizionale”. Come ti ho detto, la Ducati è associata al desmodromico da decenni: ha conferito a tutti i modelli maggior sportività alla guida. Anche se nella gamma commerciale ci sono ancora altri due modelli desmodromici, ovvero la Multistrada 950 e la Multistrada Enduro 1260. Inoltre hanno ancora un motore bicilindrico e un telaio a traliccio, altre due grandi tradizioni Ducatiste.
E anche queste caratteristiche non sono più presenti sulla Multistrada V4? Abbiamo altri “stravolgimenti” in una sola moto?
La nuova Multistrada è un insieme di cambiamenti non da poco per il mondo Ducati. Sempre restando sul nuovo motore, oltre a una distribuzione diversa troviamo 4 cilindri invece di 2. I 2 cilindri sono anch’essi un pilastro storico per Ducati, sempre orientato verso le performance sportive. L’ultimo cambiamento riguarda il telaio: la tradizione vuole che sia a traliccio, mentre per la nuova Multistrada troviamo un monoscocca in alluminio.
Perciò questa moto è un condensato di nuovi arrivi?
Forse chiamarli “nuovi arrivi” sarebbe erroneo. Ti spiego: la novità è vedere tutti questi cambiamenti in un solo modello, anche se i vari elementi hanno già fatto il loro debutto in Ducati. C’erano già diversi segnali, a partire dal mondo delle gare. Fino a 2 anni fa la Panigale era rigorosamente un biciilindrico, dopodiché ha debuttato con un modello a 4 cilindri, anche in Superbike! Perfino nel mondo della MotoGP, dove a gareggiare sono dei prototipi sviluppati appositamente nelle gare, aveva fatto la sua comparsa la “Desmosedici”, già nel 2003.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
Le polemiche sulla nuova Multistrada e l’opinione di Parvin Afsar
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Ricapitolando, abbiamo a che fare con 4 cilindri, una nuova distribuzione e un nuovo telaio. Non pochi cambiamenti per una sola moto: come è stata accolta nell’ambiente di Ducatisti?
Devi sapere che la maggior parte dei Ducatisti “di altri tempi” preferisce di gran lunga la tradizione, in ogni suo singolo componente. e visto che questa moto non ha più certe caratteristiche…
Non l’hanno accettata a braccia aperte?
Peggio! Per i più accaniti è quasi un atto eretico. A molti di noi sembrerà quasi che abbiano costruito una Ducati senza inserire niente che appartenga a Ducati. Abbiamo una distribuzione a molle, con bicchierini e pastiglie calibrate a sostituire il desmodromico, la monoscocca in alluminio al posto del telaio a traliccio… Sicuramente questa moto ha fatto polemica, ma è pronta ad accogliere i Ducatisti innovativi e i futuri mototuristi che ancora non si sono approcciati al mondo di Borgo Panigale!
Se ho letto bene tra le righe, tu non la pensi proprio allo stesso modo, giusto?
Ad essere sincera ho cercato di guardare tutti gli aspetti nel modo più critico possibile, infatti mi sono fatta un’idea piuttosto diversa. Capisco che una passione ci spinga a rimanere attaccati a ciò che ci ha attratto fin dall’inizio, tuttavia possiamo anche guardare ad altro.
Che ne dici di spiegarci meglio qual è il tuo parere?
Prima di tutto non ho subito guardato al cambiamento come un errore a priori. Ho cercato di capire il motivo per cui quegli elementi si trovano lì ed effettivamente portano diversi vantaggi per chi vuole acquistarla. Come ti ho detto prima, la Ducati Multistrada è una moto da turismo e deve essere adatta a lunghi viaggi. È in questo senso che hanno modificato la moto: quattro cilindri, nuovo telaio e distribuzione diversa aggiungono stabilità e durata di vita al motore.
Ci stai dicendo che la nuova Ducati Multistrada è ancora più adatta per il suo scopo?
Esattamente! Una moto da turismo deve affrontare distanze che risulterebbero estenuanti per qualsiasi altra categoria, quindi deve resistere molto di più. Per l’appunto, con questo nuovo motore, gli intervalli di manutenzione per la Multistrada V4 sono stabiliti a 60’000 km. Questa è una cifra altissima che dimostra l’aumento della resistenza del motore.
Allora possiamo dire senza problemi che questa moto è migliorata?
Possiamo dire con certezza che la nuova Multistrada V4 rappresenta una soluzione intelligente, sia per le nuove caratteristiche, sia economicamente parlando. E ti dirò di più: mantiene comunque degli elementi che la rendono sempre divertente da guidare, infatti la sua sportività è rimasta la stessa.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]
Parvin Afsar: la Multistrada mantiene il cuore della Ducati
[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Prima ci hai spiegato che il tuo legame con i motori è molto più profondo di una semplice passione. Forse è anche per questo che apprezzi i cambiamenti della nuova Multistrada, a prescindere dalla polemica che si è creata?
Assolutamente! Trovo che il nuovo modello sia ben lontano dal destare scandali: mica stiamo parlando di un’eresia, come penserebbero alcuni Ducatisti. La Ducati Multistrada V4 ha semplicemente abbracciato delle innovazioni che si sposano perfettamente con la sua identità di moto da turismo dall’anima performante e sportiva.
Infatti grazie a te abbiamo capito proprio questo: parliamo di migliorie e non di tragedie greche applicate alla moto, sbaglio?
Esatto! Ti dirò di più: sembra quasi che perdendo il desmodromico, la Ducati perda tutta la sua dinamicità. Si tratta di un errore madornale: la nuova Multistrada ha performance da vendere ed è questo che i Ducatisti cercano prima di tutto. Questa moto non ha assolutamente perso il cuore della Ducati: sfido chiunque a negare che sia una grandissima moto.
Quindi i cambiamenti che vediamo non intaccano l’identità del marchio, anzi abbracciano l’innovazione?
Trovo che sia così: d’altronde, un’azienda avrebbe i minuti contati se tralasciasse l’innovazione ed il miglioramento. Inoltre questo avviene senza dimenticarsi delle qualità principali a cui ambiscono: efficienza, performance, stile e adrenalina alla guida. Questo è ciò che vogliono migliorare, infatti con la nuova Multistrada hanno centrato l’obiettivo.
Ci hai chiarito moltissime idee, Parvin. grazie infinite del tempo che ci hai dedicato!
Grazie a voi![/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column][/vc_row]