Anche Apple si sposta nel metaverso e nel cinema

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APPLE METAVERSO CINEMA - L’azienda di Cupertino ha ufficializzato, tramite il New York Times, di voler investire nel metaverso e nella realtà virtuale. Oltre ad arruolare diversi registi di Hollywood, come Jon Favreau (Iron Man, Il Re Leone, The Mandalorian), Apple investirà in strumenti innovativi che fondono il mondo fisico e virtuale, per migliorare il rapporto tra realtà fisica e metaverso e creare prodotti totalmente rivoluzionari.

Apple, un visore per il metaverso

Secondo quanto riferito dal New York Times, Apple sta sviluppando contenuti per il proprio visore, disponibile, presumibilmente, dal prossimo anno. Jon Favreau, che già collabora con Apple TV, sarà tra i primi a creare contenuti per il rivoluzionario visore di Apple. Il CEO di Apple, Tim Cook, parla da anni del potenziale che può offrire la realtà aumentata, tanto che nel 2016 ha ingaggiato un ingegnere delle Dolby Technologies, Mike Rockwell, con l’intento di sviluppare un’avanzata tecnologia. Il progetto è stato soltanto rinviato (a causa della scarsa potenza di calcolo per i dispositivi e della bassa durata delle batterie) e sicuramente vedrà la luce, come abbiamo precedentemente detto, durante il 2023. 

Il futuro di Apple nel metaverso

Apple ha sempre anticipato i tempi, con i suoi prodotti. All’interno del settore si pensa alla realtà mista, tra fisico e digitale, come stanno facendo contemporaneamente Microsoft, Google e Meta. Nel 2017 Apple ha lanciato ARKit, un sensore di realtà avanzata per iPhone che lavora direttamente dalla fotocamera: i sensori rilevano il movimento, ed è possibile posizionare oggetti digitali inquadrando il mondo reale. Il nuovo sensore vedrà luce per i 15 anni di iPhone: Apple sarà ancora in grado di cambiare le regole del mercato, nel metaverso, rivoluzionando ancora?

Per leggere l’articolo completo basta cliccare sul link seguente, Apple open up to cinema and metaverse.

Momotec, un progetto sulla smart mobility da parte della startup Spindox

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SMART MOBILITY STARTUP - Durante gli ultimi anni e a seguito della pandemia, vediamo come sta aumentando il numero dei mezzi pubblici intelligenti, all’interno dei servizi pubblici così come per i privati. La giovane startup Spindox ha lanciato il progetto Momotec, realizzato per migliorare la sicurezza del guidatore, dei passeggeri e dei pedoni.

Modern Mobility Tecnological Ecosystem

Il progetto Momotec è basato sull’importantissimo concetto della green economy, tema a cuore dei Millennials e centrale nel Recovery Plan 2030 attuato dall’Unione Europea. Esso prevede la realizzazione di tre obiettivi

  1. una piattaforma (software) dotata di moduli che, rapidamente, si adattano all’utilizzo specifico del mezzo. Da app per la ricerca live di servizi per il guidatore a bot d’aiuto.
  1. Componenti di supporto alla piattaforma, per favorire l’Inclusive Mobility tramite AI e bot d’interazione vocale e gestuale, soprattutto per facilitare le persone ipovedenti.
  1. Strumenti di simulazione che miglioreranno i servizi e le infrastrutture, in modo da stimare le performance dei servizi offerti.

Una startup per l’AI e l’operations research

Viviamo un periodo dove il metaverso sta prendendo piede, in tantissimi campi della nostra società. Spindox è una giovane azienda che investe nei settori dell’AI e dell’operations research, quindi nelle tecniche di machine learning e modelli statistici, promuovono la diversità fra i generi ed il rispetto individuale della persona, investono negli studi a favore della comunità e dell’ambiente, senza fini di lucro.

Per maggiori informazioni basta leggere l’articolo completo, disponibile qui -> Momotec: il progetto sulla smart mobility di Spindox.

Google Maps per i fondali marini: l’Ai in un robot geniale

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GOOGLE MAPS FONDALI MARINI - La storica Università di ricerca privata, Stevens Institute of Technology, e il suo team di ricercatori hanno sviluppato un robot sottomarino, in grado di mappare fondali, progettare passaggi e tracciare le posizioni. Un Google Maps per i fondali marini, il primo che riesce a spostarsi anche in posti turistici affollati.

L’Ai “consapevole”

Qualche mese fa avevamo parlato della prima barca a pannelli solari che riesce a pulire i fiumi dalla plastica, la ClearBot Neo. Per fortuna la tecnologia e le scoperte nel campo marittimo vanno sempre più avanti. L’intelligenza artificiale sviluppata dal team di Brendan Englot, capo progetto e direttore dello Stevens Institute for Artificial Intelligence, è in grado invece di tracciare e gestire i percorsi, anche quelli imprevisti, dal vivo e con una rapidità mai vista prima. L’algoritmo sviluppato rende il robot quasi “consapevole”. Proprio Brendan Englot ha dichiarato, “La mappatura subacquea in un ambiente pieno di ostacoli è un problema molto difficile, perché non hai la stessa consapevolezza situazionale di un robot volante o terrestre, e questo rende l’invio di un robot sott’acqua un processo intrinsecamente rischioso”. Il tutto ricordiamo che avviene in tempo reale.

Google Maps per gli oceani? Ci arriveremo

Le potenzialità del robot sono tante, dalle riparazioni portuali alla costruzione dei parchi eolici, può essere applicato nell’acquacoltura negli impianti di perforazione; potrà anche consentire intere missioni, in mezzo agli oceani, con maggiore durata rispetto ad ora. Il primo lavoro del BlueROV2 è stato quello di mappare perfettamente il porto dell’US Merchant Marine Academy, nel villaggio di King’s Point, sito nello stato di New York. Vedremo come si evolverà questa splendida creazione tecnologica nei prossimi anni.

Per approfondimenti sul robot BlueROV2 basta leggere l’articolo completo, Google Maps anche per i fondali marini, sviluppato il robot ‘geniale’.