La Monaco Sportsboat Winter Series 2025-2026 si accende: G-Spot domina l'Act I nella baia monegasca

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Lo Yacht Club de Monaco ha inaugurato la stagione invernale della vela con l'Act I della Monaco Sportsboat Winter Series, attirando 23 equipaggi dalle principali flotte europee. Durante quattro giornate di gara, svoltesi dal 6 al 9 novembre, gli equipaggi si sono confrontati in condizioni meteorologiche variabili che hanno richiesto elevate capacità tattiche e una gestione precisa degli assetti tecnici. Otto prove sono state validate dalla Giuria di Regata, offrendo ai partecipanti un banco di prova completo in vista della prossima primavera.

G-Spot domina con cinque vittorie: il team monegasco centra il successo d'apertura

L'equipaggio di Giangiacomo Serena di Lapigio, portacolori dello Yacht Club de Monaco] a bordo di G-Spot, ha stabilito il comando fin dalla prima giornata e non lo ha mai ceduto durante tutta la competizione. Il team ha registrato cinque vittorie su otto prove, concludendo la classificazione generale con un margine di nove punti sugli italiani di Alice, unici capaci di reggere il confronto nelle sfide tatticamente impegnative del sabato.

La supremazia di G-Spot riflette la qualità della preparazione dell'equipaggio monegasco, che ha saputo interpretare correttamente le variabili del campo di regata, adattare continuamente gli assetti e mantenere la coesione durante sequenze di regate consecutive. La flotta dello Yacht Club de Monaco, con 17 imbarcazioni registrate nella J/70 Monaco Class Association, rappresenta una delle concentrazioni più elevate della classe nel Mediterraneo e offre un ambiente competitivo di elevato livello tecnico.

Il podio: Euro-Voiles chiude al terzo posto con la rimonta finale

I francesi di Euro-Voiles hanno completato il podio con una significativa rimonta nell'ultima giornata di competizione, assicurandosi la terza posizione assoluta. Dietro i primi tre classificati, la classifica è rimasta particolarmente serrata, con margini minimi tra i successivi dieci equipaggi: un singolo errore tattico poteva determinare il ribaltamento delle posizioni.

Nella categoria Corinthian (riservata ai velisti amatori), Euro-Voiles ha bissato il successo conquistando la vittoria di classe, seguita dalle squadre svizzere Tarte-3Nuits.com e Rhubarbe-3Nuits.com. L'eccezionale competitività di questa categoria, con arrivi al fotofinish, ha confermato l'elevato livello qualitativo della manifestazione e l'attrattività della vela monegasca.​

Monaco capitale della vela: il ruolo strategico nel calendario mediterraneo

La baia di Monaco si è nuovamente confermata uno dei principali poli della vela nel Mediterraneo per la classe J/70. Le condizioni oceaniche e le configurazioni tattiche della rada monegasca rappresentano un contesto ideale per testare la coordinazione degli equipaggi e gli assetti tecnici in condizioni di gara reali. Il campo di regata, rinomato per l'affidabilità meteorologica e la complessità tecnica, costituisce una tappa obbligata nel calendario internazionale dei team di alto livello.

La Monaco Sportsboat Winter Series, avviata dal Yacht Club de Monaco nel 2013, attrae annualmente oltre 350 velisti provenienti da tutta Europa, consolidandosi come il principale appuntamento invernale per la preparazione alle competizioni primaverili e mondiali. Gli equipaggi scelgono Monaco per stabilire la propria base di allenamento durante i mesi invernali, sfruttando le condizioni costanti della baia e la qualità dell'organizzazione locale.

Prossimi appuntamenti: Act II a dicembre, sguardo alla Primo Cup-Trophée UBS

La competizione tornerà in acqua dal 4 al 7 dicembre 2025 con l'Act II, seguito da ulteriori due atti programmati per febbraio e marzo 2026. Le minime differenze di punteggio emerse nell'Act I, con margini inferiori ai dieci punti tra i primi classificati, promettono una stagione avvincente dove ogni regata potrà rivelarsi determinante per il posizionamento finale.

La Monaco Sportsboat Winter Series rappresenta il ciclo preparatorio ufficiale in vista della 42ª edizione della Primo Cup-Trophée UBS], in programma dal 5 all'8 marzo 2026. L'evento, creato da S.A.S. il Principe Alberto II nel 1985, rappresenta uno degli appuntamenti più prestigiosi della vela monotipo nel Mediterraneo, attirando nel corso della sua storia oltre 800 velisti annuali e ospitando leggende della vela internazionale. La Primo Cup rappresenta per molti equipaggi il momento conclusivo della preparazione invernale e il banco di prova finale per testare la prontezza tattica e la sincronizzazione dell'equipaggio prima del calendario agonistico estivo.

Inclusione e valori: il Navicap Challenge tra gli appuntamenti monegaschi

Tra gli impegni dell'agenda veliche monegasca è stato inserito anche il 3º Navicap Challenge-Trophée Elena Sivoldaeva], programmato dal 28 al 30 novembre. Questa manifestazione inclusiva riunisce velisti normodotati e atleti con disabilità che competeranno ad armi pari a bordo delle imbarcazioni Hansa 303, progettate specificamente per garantire accessibilità completa e parità di condizioni di gara.

L'iniziativa incarna i principi di inclusione, fair play e accessibilità che il Yacht Club de Monaco] promuove da anni, estendendo i valori della competizione veliche a tutti i velisti indipendentemente dalle loro capacità fisiche.

Congresso Nazionale di Urologia a Sorrento: prevenzione e innovazione

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La 98ª edizione del Congresso Nazionale di Urologia della Società Italiana di Urologia si è insediata a Sorrento presso l'Hilton Sorrento Palace dal 6 al 9 novembre 2025, riunendo professionisti italiani e internazionali attorno a una missione comune: mettere la conoscenza al servizio della salute pubblica. L'evento rappresenta un momento cruciale di confronto scientifico dove ricercatori, clinici, operatori sanitari e specializzandi condividono le ultime novità in ambito urologico.

Il congresso si caratterizza per un approccio multidisciplinare e umano che pone al centro tre pilastri fondamentali: la prevenzione, l'educazione sanitaria e la sostenibilità delle cure. Secondo Giuseppe Carrieri, presidente della SIU, questa manifestazione scientifica rappresenta l'occasione per riflettere sul ruolo centrale dell'urologia per la qualità della vita di milioni di persone, soprattutto nel contesto della salute maschile.

La fragilità maschile al centro della campagna preventiva SIU

La fragilità maschile rappresenta il tema centrale della campagna lanciata dalla SIU nel mese di novembre, una iniziativa che ribalta la percezione tradizionale dell'assistenza urologica. Andrea Salonia, responsabile dell'ufficio educazionale della SIU e professore ordinario di urologia presso l'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sottolinea come l'urologo rappresenti il medico del maschio in senso globale, affrontando non soltanto le patologie cliniche ma anche le fragilità psicologiche e relazionali.

Secondo Salonia, l'approccio terapeutico contemporaneo trascende la semplice soluzione farmacologica o chirurgica. La combinazione dell'expertise che la figura dell'urologo mette in campo consente di strutturare strategie terapeutiche integrate, che associano diagnosi tempestiva, prevenzione e personalizzazione della cura in base alle specifiche esigenze del paziente.

La robotica rivoluziona il trattamento dei tumori urologici

L'innovazione tecnologica rappresenta un elemento sempre più decisivo nel panorama urologico italiano. Andrea Minervini, responsabile dell'ufficio ricerca della SIU e direttore di urologia e andrologia presso l'azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze, evidenzia come la chirurgia robotica sia ampiamente diffusa nella disciplina.

In Italia sono presenti 215 robot chirurgici, e il dato più significativo riguarda la specializzazione urologica: il 54% delle procedure robotiche nazionali viene eseguita proprio in ambito urologico. Questa concentrazione non è casuale, ma riflette l'efficacia della tecnologia nel trattamento dei tre principali tumori urologici: il carcinoma della prostata, il carcinoma renale e il tumore della vescica. La chirurgia robotica offre vantaggi clinici significativi, garantendo minore invasività, maggiore precisione e tempi di recupero ridotti per i pazienti.

Le parole di medici

Prevenzione attraverso le buone pratiche quotidiane

Vincenzo Ficarra, professore ordinario di urologia presso l'Università degli Studi di Messina e responsabile dell'ufficio scientifico della SIU, ribadisce l'importanza della prevenzione come strumento primario nel contrasto alle patologie urologiche. Le buone pratiche non richiedono interventi straordinari, ma risiedono in scelte quotidiane consapevoli.

L'idratazione come primo passo preventivo

Un'adeguata idratazione rappresenta il primo elemento preventivo. Un apporto idrico sufficiente riduce significativamente la formazione di calcoli renali e diminuisce il rischio di cistiti ricorrenti. Questa pratica semplice, spesso sottovalutata, costituisce una barriera fondamentale contro patologie frequenti nella popolazione maschile.

Alimentazione: il valore della dieta mediterranea

L'alimentazione riveste un ruolo decisivo nella prevenzione urologica. La dieta mediterranea, caratterizzata dall'abbondanza di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, offre protezione naturale contro numerose patologie urologiche. È fondamentale limitare il consumo di insaccati, carni rosse e cibi ad alto contenuto di grassi, che possono contribuire all'infiammazione dell'apparato urinario.

Attività fisica e abbandono del fumo

Uno stile di vita attivo, con pratica regolare di attività fisica, contrasta la sedentarietà e riduce i fattori di rischio legati alle patologie urologiche. L'eliminazione del fumo di sigaretta rappresenta forse l'intervento preventivo più efficace: i fumatori presentano un rischio nove volte superiore di sviluppare tumori della vescica rispetto ai non fumatori.

Il messaggio conclusivo del congresso sorrentino

Il 98° Congresso Nazionale SIU a Sorrento testimonia come la disciplina urologica contemporanea coniughi innovazione tecnologica con un rinnovato approccio preventivo e umano. La comunità urologica italiana ribadisce che la salute maschile non è una questione meramente medica, ma un impegno che richiede consapevolezza individuale, supporto specialistico integrato e diffusione di corrette pratiche di prevenzione.

Monaco Sportsboat Winter Series 2025: la competizione velica che apre la stagione invernale nel Principato

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Lo Yacht Club de Monaco inaugura la stagione invernale della vela internazionale con la prima tappa della Monaco Sportsboat Winter Series, in programma dal 6 al 9 novembre 2025. La competizione rappresenta un appuntamento cruciale nel calendario della classe J/70 mediterranea, attirando ventiquattro equipaggi provenienti da sette nazioni diverse. Il campo di regata del Principato, rinomato per l'affidabilità delle condizioni meteorologiche e la complessità tecnica, si consolida come meta strategica per i team mondiali che puntano a mantenere il ritmo agonistico durante i mesi invernali e preparare la propria squadra verso le grandi competizioni della primavera, in primis la 42ª Primo Cup–Trophée UBS prevista per marzo 2026.

Un campo di regata strategico per la vela d'élite

Il Principato di Monaco si conferma uno dei circuiti più affidabili e tecnici del Mediterraneo per le competizioni veliche. La Monaco Sportsboat Winter Series si è imposta dal 2013 come banco di prova indispensabile per gli equipaggi che intendono competere ai vertici della vela sportiva internazionale. La flotta dello Yacht Club de Monaco, che annovera 17 imbarcazioni registrate nella J/70 Monaco Class Association, rappresenta una delle strutture più numerose della classe nel bacino mediterraneo, garantendo un livello competitivo elevato e una qualità organizzativa riconosciuta a livello mondiale.

Condizioni tecniche complesse e ritmo agonistico intenso

Il format della manifestazione prevede regate brevi e consecutive senza interruzioni tra una partenza e l'altra, garantendo intensità e continuità agonistica. Durante l'edizione precedente, sono state disputate venti prove in condizioni meteorologiche favorevoli ma tecnicamente complesse, mettendo alla prova tattica, affiatamento e precisione nelle regolazioni degli equipaggi. Questo tipo di competizione consente a ciascun team di affinare aspetti cruciali della propria preparazione, dalla gestione delle fasi critiche della regata alla coordinazione dell'equipaggio in situazioni reali di gara.

Il programma della prima tappa: dal 6 al 9 novembre

La manifestazione avrà inizio giovedì 6 novembre con una regata di prova, seguita dal vivo della competizione da venerdì 7 a domenica 9 novembre. Il primo segnale di partenza è fissato per le ore 12 di venerdì, con le successive giornate di sabato e domenica dedicate al completamento del programma di prove. Il numero di regate disputate contribuirà alla classifica generale, determinando il ranking finale di questa prima tappa della serie invernale.

Ogni regata, indipendentemente dalla fase della stagione, ha valore ai fini della classifica complessiva: non esistono periodi di rodaggio nelle acque del Principato, e ogni dettaglio tattico e tecnico può risultare decisivo per il posizionamento finale degli equipaggi in classifica.

I protagonisti in gara: Roberti difende il titolo

Il monegasco Stefano Roberti, vincitore dell'ultima edizione della Monaco Sportsboat Winter Series al timone di Piccinina, si presenta in gara con l'obiettivo di confermare la supremazia conseguita nella stagione precedente. Tuttavia, il livello competitivo della manifestazione rimane elevato, con numerosi sfidanti pronti a contrastare la difesa del titolo dell'armatore monegasco.

Tra i principali competitor figura Euro-Voiles, finalista nella passata edizione, insieme a G-Spot dell'armatore Giangiacomo Serena di Lapigio, Fraser Yacht condotta dal tattico Pierrik Devic e Moonlight II con al timone Graeme Peterson. A questi si aggiungono diversi equipaggi stranieri che conoscono bene il campo di regata monegasco e rappresentano minacce concrete per il titolo finale. La composizione della flotta rispecchia il carattere internazionale della competizione e la reputazione dello Yacht Club de Monaco come centro nevralgico della vela sportiva europea.

Monaco Classic Week 2025: tra tradizione, futuro e il carisma di Sir Robin Knox-Johnston

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La 17ª edizione della Monaco Classic Week, in corso fino al 14 settembre 2025, si conferma come una delle rassegne nautiche più affascinanti al mondo. Oltre 150 imbarcazioni storiche, tra cui 50 yacht a vela classici, 14 motoryacht d’epoca, 70 motoscafi vintage e una straordinaria collezione di 52 runabout Riva, hanno sfilato nelle acque del Principato, richiamando armatori, appassionati e pubblico da ogni parte d’Europa. Con il suo connubio di sport, eleganza e memoria, la Classic Week è molto più di un evento velico: è un vero e proprio laboratorio culturale sul mare.

Il Premio La Belle Classe Restauration

Cuore tecnico della manifestazione è il Premio La Belle Classe Restauration, che premia i restauri più fedeli e rispettosi delle tradizioni. A presiedere la giuria, come già nel 2017, 2021 e 2023, è Sir Robin Knox-Johnston, leggenda della vela e primo uomo nella storia ad aver completato nel 1969 il giro del mondo in solitaria e senza scalo a bordo del Suhaili.

Secondo Sir Robin, queste imbarcazioni non sono soltanto capolavori estetici, ma veri testimoni di un sapere tecnico e scientifico che deve essere tramandato alle nuove generazioni. “Sono pezzi d’arte e nello stesso tempo strumenti di navigazione all’avanguardia per il loro tempo”, ha ricordato il navigatore britannico.

Eleganza a terra e in mare

La Classic Week non è solo regate e tradizione marinara. Grande attesa è infatti rivolta al Concours d’Élégance, sostenuto da BMW, che mette in risalto non solo le linee senza tempo delle barche, ma anche lo stile e l’eleganza degli equipaggi.

A completare il quadro, il prestigioso Trofeo Monaco Classic Week che premia l’imbarcazione capace di incarnare al meglio i valori dell’evento: autenticità, savoir-faire e spirito sportivo.

Sir Robin Knox-Johnston: un simbolo senza tempo

Nato a Putney nel 1939 e insignito del titolo di Cavaliere nel 1995, Sir Robin è un punto di riferimento internazionale della vela. Vincitore nel 1994 del Trophée Jules Verne insieme a Peter Blake e protagonista di grandi sfide oceaniche anche in età avanzata, continua a essere ambasciatore di un messaggio chiaro: conservare il patrimonio marittimo significa guardare al futuro, non solo al passato.

Ai giovani lancia un invito diretto: non limitarsi ad ammirare queste barche, ma viverle, apprendere le competenze necessarie per mantenerle e condurle in mare. “Sono affascinanti non solo per la loro bellezza – spiega – ma anche per la loro efficienza e per il lavoro d’equipaggio che richiedono”.

Monaco Classic Week: eredità e futuro del mare

A 86 anni, Sir Robin Knox-Johnston con la sua energia e la sua visione continua a incarnare lo spirito della Classic Week: la celebrazione di un patrimonio marittimo vivo, da difendere e trasmettere. Un messaggio che risuona forte a Monaco, dove la tradizione incontra l’innovazione e la cultura del mare resta protagonista assoluta.

Lo Yacht Club de Monaco vince l’Admiral’s Cup 2025 alla sua prima partecipazione

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Prima partecipazione e prima, storica vittoria: lo Yacht Club de Monaco ha conquistato l’Admiral’s Cup 2025, una delle competizioni veliche a squadre più prestigiose al mondo, tornata quest’anno dopo oltre vent’anni di assenza. Guidati da Pierre Casiraghi (Jolt 6) e Peter Harrison (Jolt 3), i team monegaschi hanno dominato le acque britanniche, chiudendo al primo posto assoluto la classifica a squadre.

Una vittoria decisa nella Rolex Fastnet Race

L’edizione 2025 dell’Admiral’s Cup, rilanciata dal Royal Ocean Racing Club (RORC), ha visto la partecipazione di 15 nazioni in tre prove: la Channel Race (160 miglia), sei regate inshore nel Solent e, infine, la Rolex Fastnet Race, regata offshore di 695 miglia con coefficiente maggiorato (3), rivelatasi decisiva per l’assegnazione del trofeo.

È proprio in questa ultima, estenuante prova che i team dello YCM hanno dato il meglio, superando nella classifica generale il Royal Hong Kong Yacht Club e lo Yacht Club Costa Smeralda.

Casiraghi: “Un sogno che si realizza”

A bordo di Jolt 6, Pierre Casiraghi ha vinto la sua categoria in tempo compensato, chiudendo una delle regate più difficili della sua carriera:

“Vincere l’Admiral’s Cup nell’anno del ritorno e al debutto del Monaco è qualcosa di indescrivibile. Non sono un professionista, ma il team è stato impeccabile: dal navigatore Will Harris alla squadra di terra. È stato uno sforzo collettivo straordinario.”

Il vice presidente dello YCM ha sottolineato l'importanza dell’evento per ispirare una nuova generazione di velisti monegaschi.

Peter Harrison: “Il più grande risultato della mia carriera”

Ottima anche la prova di Jolt 3, terza in tempo reale nella classe AC1.

“Credere in questo progetto con Pierre, fin dall’inizio, è stato determinante. Il supporto del Club, la visione tecnica di Matt Adams e la qualità dell’equipaggio ci hanno portati a un risultato storico”, ha commentato Peter Harrison, visibilmente emozionato alla vigilia della premiazione.

Con i due scafi nelle prime posizioni delle rispettive classi, Monaco ha chiuso con 16 punti di vantaggio sul secondo classificato, ottenendo il successo finale a squadre.

Altri risultati di rilievo per lo YCM

Oltre al trionfo all’Admiral’s Cup, lo Yacht Club de Monaco ha raccolto altri risultati significativi:

Ora il focus si sposta su The Ocean Race Europe

Conclusa l’Admiral’s Cup, l’attenzione dello YCM si sposta sulla Ocean Race Europe, in programma dal 10 agosto al 21 settembre. Il team Malizia-Seaexplorer, con Will Harris e Cole Brauer, affronterà tappe da Kiel a Montenegro, passando per Portsmouth, Porto, Cartagena, Nizza e Genova.

Admiral’s Cup 2025, Casiraghi: “Rappresentare Monaco è un onore, daremo il massimo”

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Preparazione, spirito di squadra e orgoglio nazionale. Sono questi i valori che guidano Pierre Casiraghi, vicepresidente dello Yacht Club de Monaco, alla vigilia dell’Admiral’s Cup 2025, la storica regata che si disputa nelle acque del Solent.

L’orgoglio di rappresentare Monaco

«Abbiamo preso l’Admiral’s Cup molto seriamente, spiega Casiraghi, è un evento prestigioso e abbiamo fatto tutto il possibile per prepararci al meglio. Abbiamo trascorso molto tempo in acqua per arrivare alla partenza pronti. Regatare nel Solent è complesso: la corrente è forte e sembra quasi che le boe si muovano. Per fortuna, abbiamo a bordo l’esperienza di Saxton, che ci sta aiutando moltissimo».

Per Casiraghi, l’Admiral’s Cup rappresenta anche un’occasione di orgoglio per tutto il Principato: «Rappresentare Monaco significa molto per me. Siamo un piccolo Paese e ci sono pochi sport in cui possiamo distinguerci. Quando otteniamo risultati importanti, la gente a casa lo sente. Qualche giorno fa, nel centro storico, alcuni anziani mi hanno detto quanto fossero orgogliosi di noi. Stanno seguendo la regata con grande attenzione: questo supporto è una spinta motivazionale incredibile».

Concentrazione massima per una sfida lunga e impegnativa

Il team dello Yacht Club affronta la regata giorno per giorno, mantenendo alta la concentrazione. «L’Admiral’s Cup sarà lunga e impegnativa - conclude Casiraghi - dobbiamo restare concentrati e costanti. È il momento di mettere insieme tutto ciò che abbiamo preparato e dare il massimo in acqua».

Monaco Energy Boat Challenge 2025: l’Università di Bologna trionfa e firma un’edizione da record

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Si è conclusa con grande successo la 12ª edizione della Monaco Energy Boat Challenge, l’evento organizzato dallo Yacht Club de Monaco che ha visto protagonisti 42 team universitari provenienti da 20 nazioni. A dominare la scena è stato il team UniBoat dell’Università di Bologna, che ha conquistato il titolo assoluto e il primo posto nella Classe Energy, aggiungendo un nuovo trionfo alle vittorie del 2021, 2022 e 2023.

L’Università di Bologna protagonista assoluta

Il team italiano ha lasciato il segno vincendo tutte le regate, dallo slalom all’endurance, fino al nuovo record di velocità nella Classe Energy (26,63 nodi), condiviso con il team Elettra UniGe dell’Università di Genova. Con la barca Futura, sviluppata da circa 30 studenti di diverse specializzazioni, UniBoat ha mostrato un progetto all’avanguardia: propulsione ottimizzata, motore controrotante sviluppato internamente, barca alleggerita e piloti preparati con un intenso programma di allenamento. “Non poteva andare meglio, abbiamo vinto ogni gara. Ora puntiamo alla prossima competizione a Olbia”, ha dichiarato il pilota Massimiliano Scalzulli.

Innovazione e sostenibilità al centro dell’evento

La Challenge ha confermato Monaco come Capital of Advanced Yachting, alla presenza del Principe Alberto II, che ha seguito le regate e incontrato gli studenti. Tra le novità, la nuova Classe AI per imbarcazioni autonome, vinta dall’Antwerp Solar Boat Team (Università di Anversa), e le soluzioni per ridurre l’inquinamento acustico subacqueo. Il premio per la Tecnologia della Nautica Sostenibile della Fondazione Principe Alberto II (25.000 euro) è andato proprio all’Università di Bologna per l’impatto delle proprie innovazioni.

Un evento da record per partecipazione e tecnologia

Con oltre 1.000 studenti e 29 università coinvolte, l’edizione 2025 ha segnato un record di partecipazione e un notevole avanzamento tecnologico. La capacità di accumulo delle batterie è quasi raddoppiata rispetto a quattro anni fa, mentre partnership come quelle tra SEA Index, AtmoSud e Bureau Veritas puntano a monitorare e ridurre le emissioni e il rumore subacqueo generato dagli yacht.

“Voci di pancia”: la campagna che rompe i tabù sulle malattie infiammatorie croniche intestinali

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La seconda edizione del progetto promosso dalla Fondazione Lilly punta a migliorare la qualità di vita dei pazienti con MICI e a proporre azioni concrete alle istituzioni

Un progetto per dare voce alle emozioni e trasformarle in azioni concrete

Offrire supporto concreto a chi convive con le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e allo stesso tempo dotare le istituzioni di strumenti utili per contrastare queste patologie. È l’obiettivo della seconda edizione di “Voci di pancia”, la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA, presentata a Roma.

Le MICI, che comprendono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa, colpiscono in Italia oltre 250.000 persone, con un’incidenza in costante aumento, soprattutto tra i giovani dai 15 ai 40 anni. Queste patologie causano sintomi spesso invalidanti, come diarrea, dolore addominale e perdita di peso, con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita e un impatto anche economico sulle famiglie.

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Dal racconto delle emozioni al Manifesto delle Azioni

È fondamentale rompere il muro dell’imbarazzo che ruota attorno a queste patologie – ha dichiarato Federico Villa, direttore generale della Fondazione Lilly Italia –. Il nostro impegno non è solo generare soluzioni terapeutiche innovative, ma accompagnare i pazienti migliorando la qualità di vita anche attraverso il dialogo. Passiamo dalle emozioni alle proposte concrete, che speriamo le istituzioni possano accogliere nei prossimi provvedimenti normativi”.

La seconda edizione di “Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni” si articola su tre pilastri principali:

La diagnosi precoce come strumento per ridare dignità ai pazienti

La diagnosi precoce delle MICI è cruciale – ha spiegato il professor Alessandro Armuzzi, responsabile UO IBD dell’Istituto Clinico Humanitas –. Permette di intervenire subito, riducendo il rischio di danno intestinale permanente e migliorando la qualità di vita”.

Salvo Leone, direttore generale di AMICI Italia, ha sottolineato l’importanza di abbattere lo stigma: “Le MICI sono una disabilità invisibile. Il paziente spesso tende a isolarsi, perché i sintomi sono difficili da raccontare. Campagne come ‘Voci di pancia’ aiutano a svelare i disagi e ridare dignità alle persone che ne soffrono”.

“Voci di pancia” si propone quindi di creare una cultura della consapevolezza, supportare i pazienti e portare le loro esigenze al centro delle politiche sanitarie. Un passo importante per trasformare il racconto delle emozioni in azioni concrete e tutele reali.

Tajani lancia da Bergamo la Rete Italiana Obesità: "Serve un nuovo modello di sanità"

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"Una situazione in continuo peggioramento", così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha descritto lo stato attuale del Paese in materia di sovrappeso e disturbi alimentari, lanciando dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo la Rete Italiana Obesità, una nuova piattaforma nazionale per contrastare le patologie legate al peso e al comportamento alimentare.

Una risposta concreta a un’emergenza sanitaria

"Non possiamo ignorare che c’è troppa gente in sovrappeso", ha dichiarato Tajani. "Un peso eccessivo limita non solo gli spostamenti e la qualità della vita, ma ne riduce anche la durata". Da qui la necessità, secondo il leader di Forza Italia, di costruire un sistema capace di affrontare il problema alla radice.

La nuova piattaforma mira a creare un modello integrato che unisca medicina territoriale, ospedali, farmacie, Case di comunità, associazioni e cittadini, coinvolgendo anche scuola, sanità, comunità e intelligenza artificiale. Un progetto ambizioso che si ispira all’approccio One Health, integrando salute umana, ambientale e sociale.

Prevenzione a partire dall’infanzia

Tra i pilastri dell’iniziativa c’è la prevenzione precoce, in particolare nell’età evolutiva. "Abbiamo fatto approvare una proposta di legge che va nella giusta direzione", ha ricordato Tajani. "I giovani devono capire che non si può passare la giornata davanti alla PlayStation e mangiare merendine".

Proprio per questo, tra i progetti presentati figura anche una proposta di legge per introdurre la figura dello psicologo nelle scuole, volta a rafforzare il benessere mentale fin dai primi anni di formazione.

Una campagna estiva sulla sanità e attenzione alle fragilità

Nel suo intervento, Tajani ha annunciato inoltre una campagna estiva sulla sanità, che prevederà visite ai pronto soccorso e agli ospedali italiani per monitorare le criticità e la sicurezza del personale. Il vicepremier ha sottolineato anche il recente via libera alla legge sull’oblio oncologico, definendola "una tutela fondamentale per la dignità delle persone, in particolare delle donne che hanno avuto problemi oncologici".

Un segnale dai territori per una sanità più giusta

"La Rete Italiana Obesità dimostra che il cambiamento può partire dai territori e dalle eccellenze ospedaliere", ha concluso Tajani. "Solo così possiamo costruire una sanità più giusta, sostenibile ed efficace".

BigBag Alessandra Pellegrini: le nuove borse sostenibili che celebrano Milano

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BigBag Milano, il progetto imprenditoriale fondato da Alessandra Pellegrini, continua a rivoluzionare il concetto di moda etica con il lancio di due esclusive capsule collection: Collezione Duomo e Collezione Grande Brera. Le nuove borse sostenibili sono il risultato di una collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e Grande Brera, due istituzioni culturali di riferimento della città.

La filosofia di BigBag: connubio tra moda, arte e sostenibilità

L'idea alla base di BigBag è quella di coniugare slow fashion, sostenibilità e inclusione sociale. Le borse sono realizzate con materiali di recupero, in particolare eccedenze di tessuti provenienti dall’industria del lusso, dando una seconda vita a questi materiali preziosi. La produzione è affidata a cooperative sociali che impiegano persone con percorsi di fragilità, dimostrando come l’artigianato possa essere un potente strumento di inclusione sociale.

Il design ispirato ai simboli di Milano

Ogni borsa della Collezione Duomo e della Collezione Grande Brera è ispirata ai capolavori esposti nella Pinacoteca di Brera, al Loggiato, all’Orto Botanico, alla Biblioteca Braidense e all’architettura gotica della Cattedrale. Il design unisce eleganza e funzionalità, grazie all’uso di materiali riciclati e dettagli artigianali che rendono ogni pezzo unico.

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La conferenza stampa di presentazione delle capsule collection

Un evento all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione

Il lancio ufficiale delle capsule collection BigBag X Duomo e BigBag X Grande Brera è avvenuto alla Biblioteca Nazionale Braidense. Un evento che ha sottolineato il legame tra moda, cultura e sostenibilità, con la partecipazione di personalità di spicco del settore.

I protagonisti della presentazione

Durante la conferenza stampa, moderata dal museologo Paolo Biscottini, sono intervenuti:

L’installazione "Scala Armonica" e il Fuorisalone

Le collezioni saranno protagoniste dell’installazione artistica "Scala Armonica", ideata da Vittorio Peretto e realizzata da Falegnameria Poetica. Un'opera che unisce artigianato, musica e design attraverso l’uso di materiali di recupero, visibile fino alla fine della Design Week.

Il 10 aprile, in occasione del Fuorisalone, la Sala delle Colonne ospiterà un opening cocktail aperto al pubblico, un’opportunità per celebrare l’innovazione sostenibile di BigBag e acquistare le nuove borse.

BigBag dimostra che moda e responsabilità sociale possono convivere, trasformando una semplice borsa in un simbolo di bellezza, etica e cultura.