Lo Yacht Club de Monaco vince l’Admiral’s Cup 2025 alla sua prima partecipazione

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Prima partecipazione e prima, storica vittoria: lo Yacht Club de Monaco ha conquistato l’Admiral’s Cup 2025, una delle competizioni veliche a squadre più prestigiose al mondo, tornata quest’anno dopo oltre vent’anni di assenza. Guidati da Pierre Casiraghi (Jolt 6) e Peter Harrison (Jolt 3), i team monegaschi hanno dominato le acque britanniche, chiudendo al primo posto assoluto la classifica a squadre.

Una vittoria decisa nella Rolex Fastnet Race

L’edizione 2025 dell’Admiral’s Cup, rilanciata dal Royal Ocean Racing Club (RORC), ha visto la partecipazione di 15 nazioni in tre prove: la Channel Race (160 miglia), sei regate inshore nel Solent e, infine, la Rolex Fastnet Race, regata offshore di 695 miglia con coefficiente maggiorato (3), rivelatasi decisiva per l’assegnazione del trofeo.

È proprio in questa ultima, estenuante prova che i team dello YCM hanno dato il meglio, superando nella classifica generale il Royal Hong Kong Yacht Club e lo Yacht Club Costa Smeralda.

Casiraghi: “Un sogno che si realizza”

A bordo di Jolt 6, Pierre Casiraghi ha vinto la sua categoria in tempo compensato, chiudendo una delle regate più difficili della sua carriera:

“Vincere l’Admiral’s Cup nell’anno del ritorno e al debutto del Monaco è qualcosa di indescrivibile. Non sono un professionista, ma il team è stato impeccabile: dal navigatore Will Harris alla squadra di terra. È stato uno sforzo collettivo straordinario.”

Il vice presidente dello YCM ha sottolineato l'importanza dell’evento per ispirare una nuova generazione di velisti monegaschi.

Peter Harrison: “Il più grande risultato della mia carriera”

Ottima anche la prova di Jolt 3, terza in tempo reale nella classe AC1.

“Credere in questo progetto con Pierre, fin dall’inizio, è stato determinante. Il supporto del Club, la visione tecnica di Matt Adams e la qualità dell’equipaggio ci hanno portati a un risultato storico”, ha commentato Peter Harrison, visibilmente emozionato alla vigilia della premiazione.

Con i due scafi nelle prime posizioni delle rispettive classi, Monaco ha chiuso con 16 punti di vantaggio sul secondo classificato, ottenendo il successo finale a squadre.

Altri risultati di rilievo per lo YCM

Oltre al trionfo all’Admiral’s Cup, lo Yacht Club de Monaco ha raccolto altri risultati significativi:

Ora il focus si sposta su The Ocean Race Europe

Conclusa l’Admiral’s Cup, l’attenzione dello YCM si sposta sulla Ocean Race Europe, in programma dal 10 agosto al 21 settembre. Il team Malizia-Seaexplorer, con Will Harris e Cole Brauer, affronterà tappe da Kiel a Montenegro, passando per Portsmouth, Porto, Cartagena, Nizza e Genova.

Admiral’s Cup 2025, Casiraghi: “Rappresentare Monaco è un onore, daremo il massimo”

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Preparazione, spirito di squadra e orgoglio nazionale. Sono questi i valori che guidano Pierre Casiraghi, vicepresidente dello Yacht Club de Monaco, alla vigilia dell’Admiral’s Cup 2025, la storica regata che si disputa nelle acque del Solent.

L’orgoglio di rappresentare Monaco

«Abbiamo preso l’Admiral’s Cup molto seriamente, spiega Casiraghi, è un evento prestigioso e abbiamo fatto tutto il possibile per prepararci al meglio. Abbiamo trascorso molto tempo in acqua per arrivare alla partenza pronti. Regatare nel Solent è complesso: la corrente è forte e sembra quasi che le boe si muovano. Per fortuna, abbiamo a bordo l’esperienza di Saxton, che ci sta aiutando moltissimo».

Per Casiraghi, l’Admiral’s Cup rappresenta anche un’occasione di orgoglio per tutto il Principato: «Rappresentare Monaco significa molto per me. Siamo un piccolo Paese e ci sono pochi sport in cui possiamo distinguerci. Quando otteniamo risultati importanti, la gente a casa lo sente. Qualche giorno fa, nel centro storico, alcuni anziani mi hanno detto quanto fossero orgogliosi di noi. Stanno seguendo la regata con grande attenzione: questo supporto è una spinta motivazionale incredibile».

Concentrazione massima per una sfida lunga e impegnativa

Il team dello Yacht Club affronta la regata giorno per giorno, mantenendo alta la concentrazione. «L’Admiral’s Cup sarà lunga e impegnativa - conclude Casiraghi - dobbiamo restare concentrati e costanti. È il momento di mettere insieme tutto ciò che abbiamo preparato e dare il massimo in acqua».

Monaco Energy Boat Challenge 2025: l’Università di Bologna trionfa e firma un’edizione da record

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Si è conclusa con grande successo la 12ª edizione della Monaco Energy Boat Challenge, l’evento organizzato dallo Yacht Club de Monaco che ha visto protagonisti 42 team universitari provenienti da 20 nazioni. A dominare la scena è stato il team UniBoat dell’Università di Bologna, che ha conquistato il titolo assoluto e il primo posto nella Classe Energy, aggiungendo un nuovo trionfo alle vittorie del 2021, 2022 e 2023.

L’Università di Bologna protagonista assoluta

Il team italiano ha lasciato il segno vincendo tutte le regate, dallo slalom all’endurance, fino al nuovo record di velocità nella Classe Energy (26,63 nodi), condiviso con il team Elettra UniGe dell’Università di Genova. Con la barca Futura, sviluppata da circa 30 studenti di diverse specializzazioni, UniBoat ha mostrato un progetto all’avanguardia: propulsione ottimizzata, motore controrotante sviluppato internamente, barca alleggerita e piloti preparati con un intenso programma di allenamento. “Non poteva andare meglio, abbiamo vinto ogni gara. Ora puntiamo alla prossima competizione a Olbia”, ha dichiarato il pilota Massimiliano Scalzulli.

Innovazione e sostenibilità al centro dell’evento

La Challenge ha confermato Monaco come Capital of Advanced Yachting, alla presenza del Principe Alberto II, che ha seguito le regate e incontrato gli studenti. Tra le novità, la nuova Classe AI per imbarcazioni autonome, vinta dall’Antwerp Solar Boat Team (Università di Anversa), e le soluzioni per ridurre l’inquinamento acustico subacqueo. Il premio per la Tecnologia della Nautica Sostenibile della Fondazione Principe Alberto II (25.000 euro) è andato proprio all’Università di Bologna per l’impatto delle proprie innovazioni.

Un evento da record per partecipazione e tecnologia

Con oltre 1.000 studenti e 29 università coinvolte, l’edizione 2025 ha segnato un record di partecipazione e un notevole avanzamento tecnologico. La capacità di accumulo delle batterie è quasi raddoppiata rispetto a quattro anni fa, mentre partnership come quelle tra SEA Index, AtmoSud e Bureau Veritas puntano a monitorare e ridurre le emissioni e il rumore subacqueo generato dagli yacht.

“Voci di pancia”: la campagna che rompe i tabù sulle malattie infiammatorie croniche intestinali

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La seconda edizione del progetto promosso dalla Fondazione Lilly punta a migliorare la qualità di vita dei pazienti con MICI e a proporre azioni concrete alle istituzioni

Un progetto per dare voce alle emozioni e trasformarle in azioni concrete

Offrire supporto concreto a chi convive con le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) e allo stesso tempo dotare le istituzioni di strumenti utili per contrastare queste patologie. È l’obiettivo della seconda edizione di “Voci di pancia”, la campagna di sensibilizzazione promossa dalla Fondazione Lilly con il patrocinio di AMICI Italia, IG-IBD e IFCCA, presentata a Roma.

Le MICI, che comprendono la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa, colpiscono in Italia oltre 250.000 persone, con un’incidenza in costante aumento, soprattutto tra i giovani dai 15 ai 40 anni. Queste patologie causano sintomi spesso invalidanti, come diarrea, dolore addominale e perdita di peso, con pesanti ripercussioni sulla qualità di vita e un impatto anche economico sulle famiglie.

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Dal racconto delle emozioni al Manifesto delle Azioni

È fondamentale rompere il muro dell’imbarazzo che ruota attorno a queste patologie – ha dichiarato Federico Villa, direttore generale della Fondazione Lilly Italia –. Il nostro impegno non è solo generare soluzioni terapeutiche innovative, ma accompagnare i pazienti migliorando la qualità di vita anche attraverso il dialogo. Passiamo dalle emozioni alle proposte concrete, che speriamo le istituzioni possano accogliere nei prossimi provvedimenti normativi”.

La seconda edizione di “Voci di pancia. Dalle emozioni alle azioni” si articola su tre pilastri principali:

La diagnosi precoce come strumento per ridare dignità ai pazienti

La diagnosi precoce delle MICI è cruciale – ha spiegato il professor Alessandro Armuzzi, responsabile UO IBD dell’Istituto Clinico Humanitas –. Permette di intervenire subito, riducendo il rischio di danno intestinale permanente e migliorando la qualità di vita”.

Salvo Leone, direttore generale di AMICI Italia, ha sottolineato l’importanza di abbattere lo stigma: “Le MICI sono una disabilità invisibile. Il paziente spesso tende a isolarsi, perché i sintomi sono difficili da raccontare. Campagne come ‘Voci di pancia’ aiutano a svelare i disagi e ridare dignità alle persone che ne soffrono”.

“Voci di pancia” si propone quindi di creare una cultura della consapevolezza, supportare i pazienti e portare le loro esigenze al centro delle politiche sanitarie. Un passo importante per trasformare il racconto delle emozioni in azioni concrete e tutele reali.

Tajani lancia da Bergamo la Rete Italiana Obesità: "Serve un nuovo modello di sanità"

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"Una situazione in continuo peggioramento", così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha descritto lo stato attuale del Paese in materia di sovrappeso e disturbi alimentari, lanciando dall’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo la Rete Italiana Obesità, una nuova piattaforma nazionale per contrastare le patologie legate al peso e al comportamento alimentare.

Una risposta concreta a un’emergenza sanitaria

"Non possiamo ignorare che c’è troppa gente in sovrappeso", ha dichiarato Tajani. "Un peso eccessivo limita non solo gli spostamenti e la qualità della vita, ma ne riduce anche la durata". Da qui la necessità, secondo il leader di Forza Italia, di costruire un sistema capace di affrontare il problema alla radice.

La nuova piattaforma mira a creare un modello integrato che unisca medicina territoriale, ospedali, farmacie, Case di comunità, associazioni e cittadini, coinvolgendo anche scuola, sanità, comunità e intelligenza artificiale. Un progetto ambizioso che si ispira all’approccio One Health, integrando salute umana, ambientale e sociale.

Prevenzione a partire dall’infanzia

Tra i pilastri dell’iniziativa c’è la prevenzione precoce, in particolare nell’età evolutiva. "Abbiamo fatto approvare una proposta di legge che va nella giusta direzione", ha ricordato Tajani. "I giovani devono capire che non si può passare la giornata davanti alla PlayStation e mangiare merendine".

Proprio per questo, tra i progetti presentati figura anche una proposta di legge per introdurre la figura dello psicologo nelle scuole, volta a rafforzare il benessere mentale fin dai primi anni di formazione.

Una campagna estiva sulla sanità e attenzione alle fragilità

Nel suo intervento, Tajani ha annunciato inoltre una campagna estiva sulla sanità, che prevederà visite ai pronto soccorso e agli ospedali italiani per monitorare le criticità e la sicurezza del personale. Il vicepremier ha sottolineato anche il recente via libera alla legge sull’oblio oncologico, definendola "una tutela fondamentale per la dignità delle persone, in particolare delle donne che hanno avuto problemi oncologici".

Un segnale dai territori per una sanità più giusta

"La Rete Italiana Obesità dimostra che il cambiamento può partire dai territori e dalle eccellenze ospedaliere", ha concluso Tajani. "Solo così possiamo costruire una sanità più giusta, sostenibile ed efficace".

BigBag Alessandra Pellegrini: le nuove borse sostenibili che celebrano Milano

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BigBag Milano, il progetto imprenditoriale fondato da Alessandra Pellegrini, continua a rivoluzionare il concetto di moda etica con il lancio di due esclusive capsule collection: Collezione Duomo e Collezione Grande Brera. Le nuove borse sostenibili sono il risultato di una collaborazione con la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e Grande Brera, due istituzioni culturali di riferimento della città.

La filosofia di BigBag: connubio tra moda, arte e sostenibilità

L'idea alla base di BigBag è quella di coniugare slow fashion, sostenibilità e inclusione sociale. Le borse sono realizzate con materiali di recupero, in particolare eccedenze di tessuti provenienti dall’industria del lusso, dando una seconda vita a questi materiali preziosi. La produzione è affidata a cooperative sociali che impiegano persone con percorsi di fragilità, dimostrando come l’artigianato possa essere un potente strumento di inclusione sociale.

Il design ispirato ai simboli di Milano

Ogni borsa della Collezione Duomo e della Collezione Grande Brera è ispirata ai capolavori esposti nella Pinacoteca di Brera, al Loggiato, all’Orto Botanico, alla Biblioteca Braidense e all’architettura gotica della Cattedrale. Il design unisce eleganza e funzionalità, grazie all’uso di materiali riciclati e dettagli artigianali che rendono ogni pezzo unico.

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La conferenza stampa di presentazione delle capsule collection

Un evento all’insegna della sostenibilità e dell’inclusione

Il lancio ufficiale delle capsule collection BigBag X Duomo e BigBag X Grande Brera è avvenuto alla Biblioteca Nazionale Braidense. Un evento che ha sottolineato il legame tra moda, cultura e sostenibilità, con la partecipazione di personalità di spicco del settore.

I protagonisti della presentazione

Durante la conferenza stampa, moderata dal museologo Paolo Biscottini, sono intervenuti:

L’installazione "Scala Armonica" e il Fuorisalone

Le collezioni saranno protagoniste dell’installazione artistica "Scala Armonica", ideata da Vittorio Peretto e realizzata da Falegnameria Poetica. Un'opera che unisce artigianato, musica e design attraverso l’uso di materiali di recupero, visibile fino alla fine della Design Week.

Il 10 aprile, in occasione del Fuorisalone, la Sala delle Colonne ospiterà un opening cocktail aperto al pubblico, un’opportunità per celebrare l’innovazione sostenibile di BigBag e acquistare le nuove borse.

BigBag dimostra che moda e responsabilità sociale possono convivere, trasformando una semplice borsa in un simbolo di bellezza, etica e cultura.

Lo Yacht Club de Monaco debutta all’Admiral’s Cup 2025: una sfida di prestigio internazionale

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Lo Yacht Club de Monaco (YCM) si prepara a un debutto storico all’Admiral’s Cup 2025, una delle competizioni di vela d’altura più prestigiose al mondo. Organizzata dal Royal Ocean Racing Club (RORC), la regata si svolgerà dal 17 luglio al 1° agosto 2025 a Cowes, sull’Isola di Wight. Questa edizione segna il ritorno dell’evento dopo oltre vent’anni di assenza, con l’ultima competizione disputata nel 2003.

Un ritorno atteso per una competizione leggendaria

Fondata nel 1957 e spesso considerata la “Coppa del Mondo non ufficiale della vela offshore”, l’Admiral’s Cup richiama i migliori velisti internazionali per una serie di regate costiere e d’altura, tra cui la celebre Rolex Fastnet Race. L’adesione dello YCM a questa competizione rappresenta un passo significativo per il club monegasco, consolidando la sua posizione tra le élite della vela mondiale.

Un progetto ambizioso promosso da Peter Harrison e Pierre Casiraghi

L’iniziativa di partecipare all’Admiral’s Cup è nata da Peter Harrison, membro dello Yacht Club de Monaco e armatore delle imbarcazioni Jolt, con il pieno supporto di Pierre Casiraghi, Vicepresidente del Club e fondatore di Team Malizia.

“Peter è un grande velista con un team eccellente – ha dichiarato Casiraghi – Quando mi ha proposto di partecipare all’Admiral’s Cup con le barche Jolt, ho accettato subito questa incredibile sfida.”

La squadra monegasca schiererà due imbarcazioni di alto livello: il TP52 Jolt 3, timonato da Peter Harrison nella classe IRC Big Boat, e il Carkeek 40 Jolt 6, guidato dallo stesso Pierre Casiraghi. “Abbiamo un solido programma di allenamento, barche performanti e un team determinato – ha aggiunto Casiraghi – La costanza sarà la chiave: bastano due brutte regate per complicare tutto. Dovremo rimanere concentrati e affrontare ogni giornata come una nuova sfida.”

L’impegno sportivo dello YCM e il sostegno del Principe Alberto II

Questa partecipazione si inserisce nella strategia sportiva dello Yacht Club de Monaco, fortemente voluta dal Presidente del Club, SAS il Principe Alberto II, con l’obiettivo di promuovere la vela d’eccellenza e ispirare le nuove generazioni.

“Abbiamo seguito con orgoglio il percorso di Boris Herrmann nel Vendée Globe, ammirando il suo impegno e il suo coraggio – ha dichiarato il Principe Alberto II – Questo nuovo progetto incarna la nostra visione sportiva. Queste sfide ci ispirano e accendono nuove vocazioni.”

Un team di velisti d’élite per una sfida avvincente

Per affrontare questa competizione di alto livello, il team monegasco potrà contare sull’esperienza di velisti di fama mondiale. Tra loro figurano Boris Herrmann e Will Harris di Team Malizia, oltre a Cole Brauer, la prima donna americana a completare un giro del mondo in solitaria senza scalo in 130 giorni, classificandosi seconda nella Global Solo Challenge 2024.

Peter Harrison ha espresso il suo entusiasmo per questa avventura: “Lo Yacht Club de Monaco è una forza importante nella vela mondiale. Partecipare all’Admiral’s Cup è un’opportunità unica per mettere in mostra la nostra esperienza e la nostra passione.”

Un evento che riunisce l’élite della vela mondiale

L’Admiral’s Cup 2025 vedrà la partecipazione di oltre 15 squadre, rappresentanti alcuni dei più prestigiosi yacht club del mondo, tra cui il Royal New Zealand Yacht Squadron, lo Yacht Club Costa Smeralda e il New York Yacht Club, vincitore di tre edizioni. L’Australia, rappresentata dal Cruising Yacht Club of Australia, è l’attuale detentrice del titolo, avendo vinto l’ultima edizione nel 2003.

Il format della competizione prevede un mix di regate tecniche inshore e prove offshore particolarmente impegnative, in cui la costanza e la performance dell’intero equipaggio saranno determinanti.

Una sfida per rafforzare il prestigio internazionale dello YCM

Con questa partecipazione, lo Yacht Club de Monaco dimostra ancora una volta la propria ambizione di eccellenza e il desiderio di consolidare la propria influenza sulla scena velistica internazionale. Una grande sfida che il team monegasco è pronto ad affrontare con determinazione e passione.

Cala il sipario sul 2024 allo Yacht Club de Monaco con gli YCM Awards

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Mercoledì sera, come da tradizione, lo Yacht Club de Monaco (YCM) ha celebrato la chiusura dell’anno con gli YCM Awards, accompagnati dal prestigioso Trofeo UBS. L’evento, presieduto dal principe Alberto II di Monaco, ha riunito i 2.500 soci del Club, provenienti da 81 nazionalità, per rendere omaggio alle performance sportive dell’anno e dare il benvenuto ai nuovi membri.

Nel suo discorso inaugurale, il principe Alberto ha sottolineato la duplice missione del Club: da un lato, essere un punto di riferimento per i soci, e dall’altro, contribuire alla promozione di Monaco come capitale dello yachting avanzato. Questo impegno si traduce in iniziative innovative e sostenibili, tra cui il Sea Index, uno strumento per misurare le emissioni di CO2 degli yacht di oltre 24 metri, attualmente utilizzato in 15 porti e marine del Mediterraneo e delle Seychelles. A queste si aggiunge la Monaco Energy Boat Challenge, giunta alla sua 12a edizione, in programma dall'1 al 5 luglio 2025, con un focus sull’intelligenza artificiale.

Un anno di trionfi sportivi

La serata è stata l’occasione per celebrare i successi dei soci che hanno portato i colori del Club ai vertici delle competizioni internazionali. Per la prima volta, due membri dello YCM sono approdati alle finali dell’America’s Cup: Ineos Britannia, capitanata da Sir Jim Ratcliffe, ha conquistato la Louis Vuitton Cup, mentre Emirates Team New Zealand, supportata da Matteo de Nora, ha vinto la finale per la terza volta consecutiva. “Il 2024 è stato un anno molto positivo per noi dal punto di vista sportivo. Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti”, ha dichiarato Bernard D’Alessandri, Segretario Generale dello YCM.

Tra le imprese sportive del Club spicca anche l’avventura di Boris Herrmann, impegnato nel suo secondo Vendée Globe a bordo di Malizia – Seaexplorer. “A febbraio attenderemo il risultato del Vendée Globe, mentre a luglio tornerà l’Admiral’s Cup, che mancava da 22 anni”, ha aggiunto D’Alessandri. Quest’ultima competizione, istituita nel 1957, è considerata la Coppa del Mondo non ufficiale per le regate d’altura.

I protagonisti della serata

Durante la cerimonia, Carlo di Borbone delle Due Sicilie è stato premiato per la sua nona vittoria nello Smeralda 888 International Championship 2024, mentre Giangiacomo Serena di Lapigio ha ricevuto il riconoscimento per il Monegasque J/70 Championship. Il culmine dell’evento è stata la consegna degli YCM Awards-UBS Trophy, assegnati a Graeme Peterson, vice-campione del ClubSwan50. “Mi sento molto emozionato. Questo riconoscimento è un onore inaspettato per me e per il mio team”, ha commentato Peterson.

Tra i giovani talenti, Océane Schroeder si è distinta vincendo la categoria femminile della Coupe Internationale de Printemps a La Rochelle, confermando la vocazione dello YCM nel promuovere anche le nuove generazioni di velisti.

Con questi risultati e nuove sfide all’orizzonte, lo Yacht Club de Monaco si conferma un’eccellenza mondiale, capace di coniugare tradizione, innovazione e sostenibilità nel mondo dello yachting.

Ebit lancia Suitestensa Zefiro, la piattaforma cloud-native per l’imaging diagnostico

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Berlino, 13 Dicembre 2024 - Ebit, azienda parte del gruppo Esaote e leader nell’Information Technology per la sanità, ha presentato la sua ultima innovazione, Suitestensa Zefiro, in occasione di EuroEcho-Imaging 2024. Questa piattaforma cloud-native rappresenta un significativo passo avanti nella gestione e visualizzazione delle immagini diagnostiche, con l’obiettivo di rivoluzionare il modo in cui i professionisti sanitari interagiscono con i dati dei pazienti.

Innovazione e affidabilità al servizio della sanità

Progettata sulla base di 25 anni di esperienza nel settore Enterprise Imaging, Suitestensa Zefiro integra tecnologie zero-footprint (Zfp) avanzate. Questo approccio consente un accesso immediato e sicuro alle immagini diagnostiche da qualsiasi dispositivo connesso alla rete ospedaliera, inclusi tablet e smartphone. Gianluca Levrero, CEO di Ebit, ha sottolineato l’importanza della piattaforma per semplificare il lavoro clinico: “Suitestensa Zefiro è stata pensata per garantire la massima accessibilità, indipendentemente dal dispositivo o dalla posizione fisica. Con un’architettura completamente cloud-native e web-based, elimina la necessità di installazioni lato client, garantendo efficienza e sicurezza.”

Levrero ha anche evidenziato l’approccio multidisciplinare del sistema, che permette una gestione paziente-centrica delle informazioni, indipendentemente dal reparto o laboratorio in cui sono state prodotte. Questo si traduce in una maggiore fruibilità delle immagini e una facilitazione dei flussi di lavoro diagnostici.

Funzionalità avanzate per una diagnostica moderna

La piattaforma si distingue per applicazioni come la tele-consulenza e la diagnosi al letto del paziente, ideali per scenari critici come il pronto soccorso o la sala operatoria. Grazie alla sua architettura multi-vendor e ai componenti premium, Suitestensa Zefiro è scalabile e adatta a realtà diverse, dai piccoli studi ai complessi network ospedalieri. Inoltre, il sistema integra tecnologie di elaborazione immagini 3D e intelligenza artificiale, migliorando significativamente l’usabilità e l’ergonomia.

Un altro elemento distintivo è l’interfaccia utente, progettata per adattarsi alle condizioni di luce ambientale e completamente personalizzabile senza compromettere il sistema sottostante. Questo design user-centric contribuisce a ridurre i tempi di caricamento e a ottimizzare l’efficienza clinica.

Un focus strategico sulla cardiologia

Il debutto di Suitestensa Zefiro è avvenuto nella sua versione dedicata alla cardiologia, un’area di grande importanza per Ebit. Sandro Ubbiali, Direttore Product Management di Ebit, ha dichiarato: “Per Ebit, la cardiologia rappresenta un settore strategico. Questa nuova piattaforma è il frutto di una lunga esperienza accanto ai principali centri europei e costituisce l’ultimo tassello del rinnovamento generazionale della nostra piattaforma Suitestensa CVIS.”

La piattaforma permette ai cardiologi di accedere rapidamente ai dati critici dei pazienti, migliorando il processo decisionale e il trattamento. Questa innovazione si pone l’obiettivo di trasformare i sistemi di imaging diagnostico, contribuendo significativamente all’efficienza e alla qualità dell’assistenza sanitaria.

Una visione per il futuro della sanità

Grazie alla sua tecnologia all’avanguardia, Suitestensa Zefiro non solo semplifica i flussi di lavoro clinici, ma eleva anche gli standard di sicurezza informatica e privacy del paziente. Con il suo design moderno, l’accessibilità multi-dispositivo e le funzionalità avanzate, rappresenta una soluzione di imaging diagnostico pensata per le esigenze della sanità moderna, promettendo di migliorare l’assistenza ai pazienti e di ottimizzare le risorse ospedaliere.

Monza Rally Show: spettacolo, passione e futuro nel tempio della velocità

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L’Autodromo di Monza si trasforma nel palcoscenico del Monza Rally Show, un evento imperdibile per gli appassionati di motori. Dal 6 all’8 dicembre, il circuito brianzolo celebra i quattro anni di Pirelli come fornitore unico del Campionato del Mondo Rally (WRC). Piloti di fama mondiale, come Thierry Neuville, Sami Pajari e Sébastien Ogier, si sfidano in prove speciali spettacolari, regalando al pubblico l’emozione di vedere da vicino le vetture più iconiche del rally.

Un evento che unisce tradizione e innovazione

Promosso da Pirelli insieme a WRC Promoter, FIA e l’Autodromo Internazionale di Monza, il Monza Rally Show rappresenta un’occasione per vivere il motorsport sotto una luce diversa. “Sono rimasto impressionato dal numero di persone presenti, soprattutto giovani,” ha dichiarato Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, sottolineando l’importanza di un evento che utilizza il circuito al di fuori della sua funzione tradizionale.

Il rally è anche un’opportunità per il circuito di Monza di diversificare la propria offerta e mantenere viva la struttura durante tutto l’anno. “Monza ha enormi potenzialità che abbiamo cercato di valorizzare,” ha aggiunto Sticchi Damiani.

Il video dell'evento

Il cuore del circuito resta la Formula 1

Nonostante l’evento rallystico, Monza rimane indissolubilmente legata alla Formula 1. Recentemente, è stato annunciato il rinnovo del contratto per ospitare il Gran Premio fino al 2031. “Monza è il circuito più antico e veloce al mondo dove si corre un GP di Formula 1,” ha ricordato Sticchi Damiani, sottolineando l’importanza strategica della sua posizione vicino a Milano e agli aeroporti di Linate e Malpensa.

Progetti di ammodernamento in vista del 2026

Il rinnovo del contratto comporta un ambizioso piano di ristrutturazione per migliorare i servizi e l’hospitality del circuito. Tra gli interventi previsti, la copertura dei box, il rinforzo delle strutture, un nuovo paddock club al posto dell’attuale sala stampa e un moderno media center negli uffici Sias. “Abbiamo preso l’impegno di completare questi lavori entro il Gran Premio del 2026, ma contiamo di consegnare buona parte entro agosto 2025,” ha promesso Sticchi Damiani.

Monza, icona del motorsport mondiale

Con il Monza Rally Show e i piani per il futuro, l’Autodromo di Monza si conferma un punto di riferimento per il motorsport internazionale. La combinazione di storia, innovazione e spettacolo rende il “tempio della velocità” un luogo unico, capace di attrarre appassionati da tutto il mondo.