Gita a Parigi per Olimpiadi? Ecco alcuni consigli: si parte da Montmartre
Avete programmato una gita a Parigi nel periodo delle Olimpiadi o Paralimpiadi? Ecco, chi sta scrivendo si trova proprio nella capitale francese nella prima settimana di giochi. L'obiettivo di questa ‘gita’ è partecipare ad alcune gare e nel tempo libero vivere la città da turista nel suo momento di massimo spessore. Vi porto con me e ne approfitto per darvi alcuni consigli.
Arrivo a Parigi
Volo molto presto, arrivo all'aeroporto Charle de Gaulle in prima mattina. Avevo ricevuto dal mio host informazioni dettagliate su come raggiungere l’appartamento Guardando su Mapse IDF Mobilités, l’app ufficiale per la mobilità a Parigi ho notato che le indicazioni che mi erano state date differenziavano da quelle delle app, ma ho deciso di fidarmi dei locali, e successivamente ho scoperto di aver fatto bene.
Seguire le indicazioni del mio host è stato molto facile perché l'aeroporto ha indicazioni molto chiare e se si sa dove si deve andare e come in città, le uscite per raggiungere i mezzi sono ben indicate. Tutto è brandizzato Olimpiadi e perdersi e sbagliare direzione è molto difficile. Inoltre alle varie stazioni della metro e della RER troviamo moltissimi volontari con delle casacche viola che sono lì appositamente per darvi informazioni.
Info sui biglietti
Le principali stazioni hanno la biglietteria sempre aperta, ma se avete intenzione di usare molto i mezzi e non una volta ogni tanto, vi consiglio di acquistare il vostro abbonamento direttamente dall'app ufficiale Transport Public o IDF Mobilités così vi basterà accostare il telefono ai tornelli per passare senza problemi. Controllare bene anche le zone che dovrete visitare. Alcuni luoghi olimpici si trovano fuori dalla zone 1-3 quindi vi servirà un tagliando o un biglietto che copra fino alla zona 5.
Arrivo a Parigi
Il primo giorno non mi sono messa attività sportive da vedere, quindi dopo il check-in ho iniziato a vivere la città partendo dal mio quartiere Montmartre.
Cosa vedere a Montmartre
Dal momento che il mio appartamento è molto vicino al quartiere di Montmartre, ho deciso di dedicare questa giornata all’esplorazione di questa zona. 18° Arrondissement per me da non perdere. Il mio itinerario prevedeva i seguenti posti, che vi riporto in ordine sparso, perché alla fine è così che li ho visti.
- Abbesses
- Muro dei ti amo
- Sacre-Coeur
- Casa storta
- Place du tertre
- Le Consulat
- Maison Rose
- La vigna di Montmartre
- L’uomo che attraversa il muro, Place Marcel Aymé
- Buste de Dalida
- Moulin Blute Fin
- Moulin de la Galette
- La casa di Van Gogh
- Il caffè di Amelie
Ho apprezzato ognuno di questi posti. Alcuni di questi, come Place du tertre e Basilica del Sacre-Coeur, erano molto affollati, ma nulla di drammatico, anzi, rispetto al solito si può dire che erano vuoti. Questa area è la meno toccata dalle Olimpiadi e lo si vede dal fatto che non ci sono grandi manifesti. Unici segni dei giochi in città i souvenir ufficiali nei vari negozi e le scalinate del Sacre-Coeur dipinte a tema. Per il resto nulla di diverso rispetto a quanto si poteva ammirare prima dei giochi. Almeno fino alle giornate del 3 e 4 agosto quando le salite di Montmartre hanno fatto da sfondo alle gare di ciclismo con partenza in linea maschile e femminile facendo a cui si poteva assistere gratuitamente.
Consigli utili:
- Comprate qui i souvenir, vi costeranno meno che nel resto della città.
- Le strade sono piene di ristoranti e locali molto belli e ‘instagrammabili’. Ma i locali mettono in guardia da quelli che presentano decorazioni floreali sopra le loro tende. Molto spesso sono ‘trappole’ per i turisti. Ovvero solo locali, appunto, molto carini, ma con prezzo non adeguato alla qualità. Lo stesso vale per il resto della città.
- Qualsiasi sia il percorso che scegliete di fare non limitatevi a guardare solo le attrazioni segnalate, ma ogni muro, ogni porta, ogni angolo, perché possono regalare piccole perle nascoste.
- Vi renderete conto molto presto che molte attività commerciali sono chiuse e quelle rimaste aperte hanno pochi avventori, ma i prezzi sono molto alti. È brutto da dire ma i più o acquistano nei luoghi di gara, oppure si attrezzano con panini e schiscette per poter risparmiare e investire in altro. Nonostante questo dedicate qualche occasione per assaggiare e gustare la cucina tipica locale, ne vale la pena e le file non sono quelle a cui è abituata Parigi e di cui avrete sentito parlare da altre testimonianze di periodi diversi dalla Olimpiadi. In particolare potete scegliere le Bouillon di quartiere, che sono alternative molto valide ed economiche.
Piccola curiosità
Suoi luoghi indicati non ho molto da aggiungere rispetto a quanto si trova sulle guide o online, tranne una piccola cosa. La vigna di Montmartre è l’unica rimasta in città e salvaguardata dal comune di Parigi per mantenere viva la tradizione. Il suo vino non è buono ma è molto famosa la festa per la vendemmia che viene fatta, per la quale vengono invitate le ballerine del Moulin Rouge a pestare l’uva.