Da rudere a risorsa sanitaria: al Policlinico Umberto I nasce il primo ambulatorio pubblico-privato per la libera professione

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Un edificio abbandonato e fatiscente all’interno del Policlinico Umberto I di Roma si prepara a una nuova vita. Entro la primavera del 2027 diventerà un ambulatorio attrezzato, destinato esclusivamente all’attività in intramoenia dei medici del Policlinico. Si tratta del primo esempio, in ambito sanitario, di partenariato pubblico-privato (PPP) applicato alla libera professione ospedaliera.

Gara europea in arrivo: in un anno via ai lavori

Il percorso autorizzativo è stato completato e la gara europea verrà bandita entro l’inizio del 2026. L’azienda che si aggiudicherà l’appalto avrà dodici mesi di tempo per trasformare quello che oggi è solo uno scheletro privo di finestre e solai in una struttura moderna e completamente attrezzata.

Un nuovo spazio per l’intramoenia “a casa propria”

“Oggi molti medici sono costretti a svolgere l’attività privata in strutture esterne”, ha spiegato a LaPresse il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria, Fabrizio d’Alba. “Con questo progetto, i nostri professionisti potranno farlo nella loro struttura, con ambienti e tecnologie adeguati.”

La nuova struttura, infatti, sarà interamente dedicata alla libera professione, con spazi e apparecchiature all’avanguardia. Il tutto grazie a un accordo con un soggetto privato che finanzierà i lavori, fornirà i macchinari diagnostici e supporterà la gestione operativa.

Un investimento che diventa patrimonio pubblico

Il contratto di concessione avrà una durata di 10 anni. Al termine, l’edificio e tutte le attrezzature passeranno gratuitamente all’ospedale. “Si tratta di un’opera che si pagherà da sola, grazie agli introiti generati dalla libera professione, e che alla fine rimarrà nel nostro patrimonio”, ha spiegato d’Alba.

Il ruolo del Partenariato Pubblico-Privato

Il modello adottato è quello del PPP, in cui il soggetto privato si assume il rischio imprenditoriale e realizza l’opera, mentre il pubblico definisce gli obiettivi, controlla l’attuazione e beneficia del risultato finale. In questo caso specifico, l’idea progettuale è nata proprio da un’iniziativa privata, valutata e approvata dalla direzione del Policlinico.

Ricavi condivisi e vantaggi per entrambi i partner

Secondo d’Alba, il vantaggio è duplice: “Il concessionario guadagnerà attraverso una componente variabile legata al volume di attività svolta, mentre l’amministrazione pubblica beneficerà di una quota dei ricavi. Un meccanismo virtuoso che oggi non esiste quando i medici operano fuori dalla struttura”.

Una nuova visione per la sanità pubblica

Il progetto rappresenta un modello innovativo per ottimizzare le risorse pubbliche e valorizzare il patrimonio sanitario esistente. Un’opportunità concreta per rafforzare il legame tra professionisti e struttura ospedaliera, migliorando l’offerta per i cittadini e restituendo valore a uno spazio dimenticato.

Trofeo Virginie Hériot: a Monaco cala il sipario su un'edizione entusiasmante

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Si è conclusa con successo un'altra intensa edizione del 'Trofeo Virginie Hériot', la prestigiosa competizione velica interamente femminile organizzata dallo Yacht Club de Monaco. Per tre giorni, 21 squadre provenienti da nove nazioni si sono sfidate a bordo dei J/70, dimostrando ancora una volta il crescente interesse per la vela femminile a livello internazionale.

L'evento, che si svolge sotto l'egida delle Federazioni Vela francese e monegasca e con il supporto di FxPro, ha accolto equipaggi di alto livello da tutto il mondo. Tra questi, spiccavano quattro squadre statunitensi, inclusa una in rappresentanza del prestigioso 'Manhattan Yacht Club'. Un ruolo centrale nell'organizzazione della manifestazione è stato svolto da 'Pink Wave', il collettivo di veliste dello Yacht Club de Monaco, che da sei anni rappresenta un punto di riferimento nella vela internazionale.

Un omaggio a Virginie Hériot, pioniera della vela

Inizialmente noto come 'Women Leading & Sailing', l'evento ha assunto il nome attuale in onore di Virginie Hériot, storica figura della vela e prima donna a vincere una medaglia d’oro olimpica nel 1928. Soprannominata 'Madame de la Mer', Hériot ha lasciato un'eredità indelebile nel mondo della vela, ispirando generazioni di atlete a sfidare i mari.

Condizioni meteo decisive per la classifica finale

Il meteo ha giocato un ruolo fondamentale nelle dinamiche della competizione. La prima giornata, caratterizzata da un vento leggero di levante, ha visto il 'Royal Thames Yacht Club' dominare la scena con tre vittorie su tre prove, mentre le americane 'Sound Sisters' si sono mantenute in seconda posizione.

Il team britannico ha continuato la sua supremazia anche nella seconda giornata, aggiudicandosi altre due prove. Il terzo giorno, con l'arrivo di un maestrale tra i 15 e i 20 nodi, il 'Royal Thames Yacht Club' ha consolidato il primo posto nel Gold group. Il 'Lausanne Sailing Club' ha chiuso in seconda posizione, grazie a una vittoria decisiva, mentre il 'Boddensprotten' del Regatta Verein Greifswald ha superato le 'Sound Sisters', salendo sul terzo gradino del podio.

Nel Silver group, il team 'Cannelles 2' ha conquistato la vetta della classifica, mentre nel Bronze group il team dello Yacht Club de Monaco, composto dalle veliste di 'Pink Wave', ha trionfato sotto la guida di Anne Rodelato. Fondamentale il contributo dell'olimpionica Saskia Clark, affiancata da Maycka Delgado, Kathrin Hoyos e Anne Schouten.

Prossimo appuntamento: la Superyacht Chef Competition

Terminato il Trofeo Virginie Hériot, lo Yacht Club de Monaco si prepara ora ad accogliere un altro evento di prestigio: la 6ª edizione della 'Superyacht Chef Competition', in programma il 3 aprile 2025.

Organizzata dal centro di formazione 'La Belle Classe Academy' in collaborazione con 'Bluewater', la competizione vedrà nove chef di bordo, provenienti da superyacht tra i 36 e i 97 metri, sfidarsi in una gara culinaria di altissimo livello. La giuria sarà presieduta dallo chef Jean-François Girardin, Meilleur Ouvrier de France 1993 ed ex chef del Ritz di Parigi.

L'evento, parte del progetto 'Monaco, Capitale dello Yachting Avanzato', celebra l'eccellenza della gastronomia in mare, consolidando il ruolo dello Yacht Club de Monaco come punto di riferimento non solo nella vela, ma anche nella nautica di lusso e nell'innovazione gastronomica.

Primo Cup-UBS Trophy 2025: Monaco si conferma capitale della vela internazionale

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Dal 6 al 9 marzo 2025, il Principato di Monaco tornerà a essere il fulcro della vela europea con la 41ª edizione del Primo Cup-UBS Trophy. L’evento, organizzato dallo Yacht Club de Monaco (YCM) in collaborazione con UBS e il Comune di Monaco, rappresenta uno degli appuntamenti più attesi del calendario velico internazionale.

Nato nel 1985 su iniziativa di S.A.S. il Principe Alberto II, il Primo Cup è ormai un riferimento per la vela competitiva, attirando ogni anno alcuni dei migliori velisti del panorama mondiale. Per l’edizione 2025 sono attesi oltre 450 velisti provenienti da dieci nazioni, con 90 equipaggi pronti a sfidarsi nelle classi Smeralda 888, ClubSwan 28, Longtze Premier, Cape 31 e J/70.

J/70: la classe regina della competizione

La classe J/70, con ben 45 team iscritti, si conferma una delle categorie più rappresentative del circuito internazionale. Per questi equipaggi, il Primo Cup-UBS Trophy sarà l’ultima tappa della Monaco Sportsboat Winter Series 2024/2025, iniziata ad ottobre e finora dominata da Stefano Roberti a bordo di Piccinina. Il circuito, istituito nel 2013 dallo YCM, offre ai velisti internazionali un’opportunità di testare le proprie capacità in vista delle competizioni europee e mondiali.

Grande attesa per il debutto del ClubSwan 28

Un elemento di novità per questa edizione sarà il debutto ufficiale del ClubSwan 28, l’ultimo nato del cantiere finlandese Nautor Swan. Questo sportboat di 8,5 metri, progettato per combinare prestazioni elevate e facilità di manovra, si distingue per uno scafo in fibra di vetro rinforzata, un albero in carbonio senza sartie di poppa e una chiglia retrattile che ne facilita il trasporto. Con un piano velico completo, il ClubSwan 28 incarna perfettamente lo spirito del Primo Cup come piattaforma per il lancio di nuove classi.

Un appuntamento imperdibile per la vela internazionale

“Il Primo Cup-UBS Trophy è da sempre un appuntamento chiave del calendario delle regate, capace di richiamare ogni anno velisti da tutto il mondo”, ha dichiarato Bernard d’Alessandri, Segretario Generale dello Yacht Club de Monaco.

Con una tradizione consolidata e un occhio sempre rivolto all’innovazione, il Primo Cup-UBS Trophy conferma Monaco come una delle capitali della vela, accogliendo i migliori equipaggi internazionali in un evento che unisce competizione e spettacolo in un contesto esclusivo.

Monaco Energy Boat Challenge 2025: il futuro della nautica sostenibile solca le acque del Principato

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Dal 1° al 5 luglio 2025, il Principato di Monaco tornerà a essere il centro dell'innovazione nautica con la dodicesima edizione del Monaco Energy Boat Challenge. Organizzato dallo Yacht Club de Monaco con il supporto della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, UBS, BMW e SBM Offshore, l'evento rappresenta un punto di riferimento per la mobilità sostenibile nel settore marittimo, coinvolgendo startup e grandi colossi del settore come Monaco Marine, Oceanco, Ferretti Group, Azimut Benetti, Sanlorenzo e Lürssen.

Un laboratorio d'idee per la nautica del futuro

Non solo competizione, ma un vero e proprio laboratorio d'idee: il Monaco Energy Boat Challenge si distingue per favorire il dialogo tra il mondo accademico e l'industria. L'edizione 2025 vedrà un rafforzamento dell'impegno di SBM Offshore, che aderisce al Corporate Mentoring Programme, sostenendo due prestigiose istituzioni accademiche: l'Università di Cambridge e l'Université Technique de Nantes. Questa collaborazione offrirà attrezzature e competenze strategiche in settori chiave come la tecnologia dell'idrogeno e le ispezioni tecniche.

Un'edizione da record: 40 squadre da 20 nazioni

L'entusiasmo intorno all'evento continua a crescere. Dopo il successo dell'edizione 2024, il 2025 promette di offrire nuove opportunità per giovani talenti, professionisti e appassionati di tecnologie marine. Sono già 40 le squadre confermate, provenienti da 20 paesi, pronte a sfidarsi nel nome dell'innovazione e della sostenibilità.

Il debutto del Job Forum e conferenze di alto livello

Una delle grandi novità del 2025 sarà il Job Forum, una piattaforma pensata per connettere aziende e giovani professionisti in cerca di opportunità nel settore della nautica sostenibile. Oltre alle gare, l'evento ospiterà due importanti conferenze tematiche: il 3 luglio, l'Advanced Yachting Technology Conference approfondirà le ultime innovazioni nella nautica sostenibile; il 4 luglio, la sesta edizione della Hydrogen and Alternative Fuels Conference, organizzata dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco, dalla Missione per la Transizione Energetica e dallo Yacht Club de Monaco, analizzerà i progressi nelle fonti energetiche alternative, con un focus sull'idrogeno.

Le quattro categorie di gara e il debutto dell'AI Class

L'edizione 2025 vedrà la conferma delle quattro categorie di gara, con l'introduzione di un'importante novità. La AI Class sarà dedicata a imbarcazioni autonome dotate di intelligenza artificiale per la gestione della navigazione e dell'energia, con nove team già iscritti. La Energy Class, lanciata nel 2018, sfiderà 21 squadre da 14 paesi a sviluppare soluzioni energetiche avanzate su scafi standardizzati, sperimentando propulsioni basate su idrogeno, batterie e turbine eoliche. La SeaLab Class accoglierà prototipi fino a 12 metri, esplorando sistemi energetici alternativi come il metanolo verde e vedrà per la prima volta la partecipazione di un team dalla Corea del Sud. La Open Sea Class, riservata ai player dell'industria, ospiterà prototipi certificati CE a zero emissioni fino a 25 metri, impegnati nella corsa al record di velocità.

Sustainable Yachting Technology Award: un riconoscimento per l'innovazione

A sottolineare l'importanza della ricerca tecnologica per un futuro più sostenibile, la Fondazione Principe Alberto II di Monaco assegnerà nuovamente il Sustainable Yachting Technology Award, un premio di 25.000 euro per il progetto più innovativo in termini di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di carbonio.

Con un'adesione internazionale in continua espansione e uno spirito di collaborazione sempre più forte, il Monaco Energy Boat Challenge 2025 si conferma un palcoscenico globale per le tecnologie sostenibili, contribuendo alla creazione di una nautica più pulita, efficiente ed ecologicamente responsabile.

Lo Yacht Club de Monaco ospita il 17° Business Symposium: focus sulle sfide geopolitiche e la sostenibilità

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Symposium – La Belle Classe Superyachts, un'esclusiva cena-dibattito che ha riunito le figure più influenti dell'industria dello yachting. Più di un semplice momento di networking, l'evento si è affermato come una piattaforma privilegiata di scambio e riflessione sui trend e le innovazioni che stanno ridefinendo il settore. L'edizione 2025 ha messo al centro del dibattito un tema di grande attualità: "L'impatto economico delle tensioni internazionali e geopolitiche sull'industria dello yachting".

Premiati gli yacht con tre stelle nel SEA Index

"Questo evento è unico al mondo perché riunisce i massimi esponenti del settore", ha dichiarato Bernard d'Alessandri, Segretario Generale dello Yacht Club de Monaco. "Di fronte alle incertezze geopolitiche, la nautica internazionale non deve solo adattarsi, ma anticipare i cambiamenti. Il nostro ruolo è sostenere questa evoluzione, promuovendo un yachting innovativo e responsabile."

La sostenibilità ha avuto un ruolo centrale nell'edizione di quest'anno, con una cerimonia di premiazione dedicata ai superyacht che hanno ottenuto il punteggio di tre stelle nel SEA Index. Questo sistema di classificazione delle emissioni, sviluppato dallo Yacht Club de Monaco in collaborazione con Credit Suisse, ha lo scopo di incentivare un yachting sempre più eco-friendly.

"Abbiamo tratto ispirazione dall'industria automobilistica", ha spiegato Natalie Quévert, Segretario Generale del SEA Index. "Così come i consumatori sono abituati a verificare l'efficienza energetica di un elettrodomestico o di un'abitazione, abbiamo creato una scala da zero a cinque stelle per valutare l'impatto ambientale degli yacht. Ottenere tre stelle rappresenta il requisito minimo per accedere a determinati benefit."

Lanciato nel 2020 nell'ambito del progetto "Monaco, Capitale dello Yachting Avanzato", il SEA Index è diventato un punto di riferimento per la misurazione delle emissioni di CO₂ nel settore. "Questa iniziativa è nata per rispondere alle esigenze concrete degli armatori", ha proseguito Quévert. "Volevano ridurre i costi operativi e capire come rendere i loro yacht più efficienti e sostenibili."

Il mercato dello yachting tra crisi e ripresa

Durante il simposio, Ralph Dazert, Head of Intelligence di Superyacht Times, ha offerto un quadro dettagliato delle dinamiche di mercato: "Nel 2024 il mercato ha continuato a rallentare, seppur meno drasticamente rispetto al recente passato. Dopo il boom delle vendite durante la pandemia, una fase di calo era prevedibile. Tuttavia, potremmo essere alla fine di questo ciclo, con segnali di ripresa all'orizzonte."

Un fattore chiave sarà l'evoluzione del mercato statunitense, specialmente sotto la presidenza di Donald Trump, la cui agenda economica pro-business potrebbe favorire nuovi investimenti. "La maggior parte degli yacht viene costruita in Europa e, con un dollaro forte, il mercato americano potrebbe beneficiare di prezzi più competitivi", ha aggiunto Dazert.

Le tensioni geopolitiche hanno inciso profondamente sul settore. La guerra tra Russia e Ucraina ha determinato un drastico calo delle vendite ai clienti russi e il blocco di almeno dieci superyacht di proprietà russa nei paesi occidentali. Tuttavia, molti progetti incompiuti sono stati riacquistati da armatori americani. Nel Medio Oriente, il conflitto ha inizialmente frenato gli acquisti da parte di compratori israeliani e della comunità ebraico-americana, ma l'incertezza sembra ora attenuarsi. Nel frattempo, il mercato dell'Asia-Pacifico sta recuperando, con Hong Kong come principale hub della regione e Singapore in forte crescita.

La capacità di adattamento della nautica di lusso

Nonostante il contesto di incertezza, l'economia mondiale si mantiene resiliente, con una crescita del PIL globale moderata ma costante fino al 2025. Il fenomeno della "slowbalisation" – un rallentamento della globalizzazione piuttosto che un suo arresto – sta modificando anche il settore nautico, con un focus sulle catene di fornitura regionali e un crescente interesse per i mercati emergenti, come il Golfo Arabico e il Sud-Est Asiatico.

"La nostra è un'epoca in cui l'incertezza economica non è più un evento occasionale, ma una costante", ha osservato Ernesto De Marzio, Managing Director – Head of Front di UBS Monaco. "Eppure, nonostante le tensioni geopolitiche e la riorganizzazione delle supply chain, la ricchezza globale dei miliardari è raddoppiata nell'ultimo decennio, raggiungendo i 14 trilioni di dollari. Questo trend alimenta direttamente la domanda di superyacht."

Nord America ed Europa restano i mercati dominanti, mentre Asia e Medio Oriente registrano le espansioni più rapide. Destinazioni emergenti come Singapore e il Golfo Arabico stanno investendo massicciamente nel turismo nautico e nell'incremento delle flotte locali. Inoltre, il settore bancario sta ridefinendo i criteri per il finanziamento degli yacht, con una crescente attenzione ai parametri ambientali. Strumenti come il SEA Index sono ora parte integrante del processo decisionale finanziario.

Prossimo appuntamento: il 14° Simposio Ambientale

Con il 17° Business Symposium, lo Yacht Club de Monaco ha inaugurato il 2025 con rinnovata ambizione, riaffermando i suoi valori fondamentali e guardando con fiducia al futuro. Il prossimo appuntamento in agenda è il 14° Simposio Ambientale, in programma per il 6 marzo, dedicato alle ultime iniziative di sostenibilità nel settore dello yachting. Un evento che conferma il ruolo di Monaco come capitale della nautica da diporto sostenibile.

Nautica 2025: sfide e celebrazioni per lo Yacht Club di Monaco

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Lo Yacht Club de Monaco (YCM) inaugura il 2025 con una programmazione ambiziosa che combina eventi di alto profilo, innovazione tecnologica e un impegno costante verso la sostenibilità. Situato nel cuore di Port Hercule, il club privato mantiene fede alla sua missione: rendere Monaco il centro mondiale della nautica da diporto, promuovendo valori fondamentali come rispetto per l'ambiente, eccellenza sportiva e tradizione.

Eventi di prestigio per un anno ricco di appuntamenti

Il calendario del 2025 è fitto di appuntamenti imperdibili, a partire dal 17° Business Symposium - La Belle Classe Superyachts, che si terrà il 6 febbraio. Questa cena-dibattito annuale riunisce i principali attori dell’industria nautica per affrontare temi cruciali, come l’impatto delle tensioni geopolitiche sull’economia del settore.

Ad aprile, gli appassionati di gastronomia potranno assistere alla Superyacht Chef Competition, in programma il 3 aprile. Una sfida avvincente tra nove chef di bordo che si cimenteranno nella preparazione di piatti straordinari in condizioni che simulano una cucina di superyacht.

Il 41° Primo Cup - Trophée UBS, dal 6 al 9 marzo, celebra quattro decenni di regate one-design, mentre dal 14 al 16 marzo il Trofeo Virginie Hériot metterà in evidenza il talento femminile nella vela con squadre internazionali tutte al femminile.

Un altro grande ritorno sarà la 20ª Palermo-Montecarlo, dal 19 al 24 agosto. Questa regata d’altura di 500 miglia nautiche rappresenta un’occasione unica per dilettanti e professionisti di confrontarsi sulle acque del Mediterraneo, in un mix di adrenalina e competizione.

Innovazione e sostenibilità al centro

Non solo competizione: lo YCM punta a trasformare la nautica attraverso l'innovazione. Il 6 marzo, il Simposio sull’Ambiente esplorerà strategie per una nautica più sostenibile.

Dal 1° al 5 luglio, il Monaco Energy Boat Challenge, giunto alla sua 12ª edizione, sarà una vetrina di tecnologie avanzate, con un focus su imbarcazioni autonome e sistemi di propulsione intelligenti. L'evento coinvolgerà studenti, professionisti e aziende leader, promuovendo la collaborazione per un futuro più green.

Un omaggio alla storia marittima

La Settimana Classica di Monaco - La Belle Classe, dal 10 al 13 settembre, offrirà un viaggio nel passato, con una straordinaria parata di yacht d'epoca. L'evento coinciderà con il 30° anniversario dell’arrivo del cutter Tuiga sotto la bandiera del club, un simbolo vivente del patrimonio marittimo del Principato.

Alcione Milano e Riccardo Silva lanciano il programma “Sport & Studio”: un nuovo modello per coniugare scuola e sport

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L’Alcione Milano, una delle realtà emergenti nel panorama calcistico italiano, e l’imprenditore Riccardo Silva hanno annunciato il lancio del programma “Sport & Studio”. L’iniziativa, unica nel suo genere, mira a sostenere i giovani atleti del club nel loro percorso scolastico, integrando lo studio con l’attività sportiva grazie al supporto di tutors qualificati.

Il progetto: sport e studio a braccetto

Il programma “Sport & Studio” offrirà ai ragazzi la possibilità di essere affiancati da tutors nei pomeriggi di allenamento. Gli studenti-atleti riceveranno aiuto per il ripasso delle lezioni, lo svolgimento dei compiti a casa e il recupero di eventuali lacune scolastiche. L’obiettivo è chiaro: garantire un equilibrio tra gli impegni sportivi e quelli scolastici, promuovendo una crescita globale dei giovani calciatori.

Il progetto si fonda su un concetto innovativo: la scuola e lo sport non devono essere due realtà in competizione, ma complementari. “Se la scuola è prima di tutto conoscenza, cultura e apprendimento, Alcione Milano vuole essere il teatro di una crescita globale”, si legge nella nota del club.

Gli obiettivi di “Sport & Studio”

Il programma si propone di:

Questa iniziativa si inserisce in un momento storico importante per l’Alcione Milano, che nella stagione 2024/25 ha raggiunto il calcio professionistico, debuttando nel campionato di Serie C Now e affermandosi come terza squadra di Milano.

Il sostegno di Riccardo Silva

A rendere possibile il progetto è il sostegno finanziario e organizzativo di Riccardo Silva. “Ho deciso di sostenere questo progetto perché credo che per i giovani calciatori coniugare la crescita sportiva con l’impegno scolastico sia fondamentale, e spesso in Italia non è facile riuscirci”, ha dichiarato Silva.

Imprenditore di fama internazionale e fondatore di diverse iniziative nel settore dello sport e dell’educazione, Silva ha già investito nella creazione di Sports Performance Hub, una boarding school internazionale per atleti a Homestead, nell’area metropolitana di Miami.

“Sono lieto di sviluppare questo progetto insieme all’Alcione, di cui ammiro l’organizzazione sportiva, i risultati ottenuti, l’impegno sociale e l’attenzione per i propri calciatori”, ha aggiunto.

Un esempio di innovazione educativa e sportiva

Il programma “Sport & Studio” rappresenta un modello virtuoso nel panorama calcistico italiano. In un Paese dove spesso lo sport ad alti livelli comporta sacrifici in ambito scolastico, l’Alcione Milano dimostra che è possibile un approccio diverso, in cui la formazione culturale e sportiva procedano di pari passo.

Questo progetto non solo aiuta i giovani atleti a costruire un futuro equilibrato e ricco di opportunità, ma lancia un messaggio importante a tutto il sistema sportivo italiano: l’educazione è parte integrante del successo, dentro e fuori dal campo.

I migliori mercatini di Natale in Europa: un viaggio nella magia delle feste

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Con l’arrivo di dicembre, l’Europa si veste di magia, con mercatini di Natale che trasformano le città in veri e propri paesaggi da fiaba. Tra luci scintillanti, profumi di dolci tradizionali e melodie natalizie, queste destinazioni sono perfette per immergersi nell’atmosfera delle feste.

Castelfalfi, Italia (Toscana)

Nel cuore delle colline toscane, Castelfalfi si trasforma in un angolo incantato dove la tradizione natalizia si fonde con l’eleganza del paesaggio. Il borgo medievale si anima con eventi e attività per tutti, creando un’atmosfera unica. Durante i fine settimana del 7, 8, 14, 15, 21 e 22 dicembre, Castelfalfi offre una varietà di esperienze:

Inoltre, per chi desidera un’esperienza ancora più completa, sono previste attività esclusive come una cooking class di pasticceria natalizia, trattamenti benessere nella spa RAKxa Wellness e un tour alla scoperta di San Gimignano, celebre per le sue torri medievali e il paesaggio mozzafiato. Castelfalfi offre così una combinazione perfetta di cultura, relax e tradizione, ideale per trascorrere un Natale davvero speciale.

Vienna, Austria

La capitale austriaca, con il suo mercatino di fronte al Municipio, regala un’atmosfera da sogno. Tra luci scintillanti, vin brulé e prelibatezze locali, Vienna è una delle destinazioni più magiche per il periodo natalizio.

Strasburgo, Francia

Conosciuto come il “Capitale del Natale”, il mercatino di Strasburgo è uno dei più antichi e suggestivi d’Europa. Qui la tradizione alsaziana è viva nei prodotti artigianali e nei dolci tipici che decorano ogni angolo della città.

Norimberga, Germania

Il mercatino di Norimberga è un must per chi ama la tradizione tedesca. Tra le bancarelle si trovano decorazioni natalizie, giocattoli artigianali e il celebre pan di zenzero, simbolo di un Natale autentico e caloroso.

Tallinn, Estonia

Nel centro storico di Tallinn, un mercatino che richiama le atmosfere medievali. La città, decorata con luci e neve, offre una cornice perfetta per vivere un Natale unico, lontano dal caos delle metropoli.

Navicap Challenge – Trophée Elena Sivoldaeva: la vela inclusiva conquista Monaco

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Inclusione e accessibilità al centro della scena velica. Dal 29 novembre al 1° dicembre 2024, la baia di Monaco ospita la seconda edizione della Navicap Challenge – Trophée Elena Sivoldaeva, un evento unico nel suo genere, organizzato dallo Yacht Club de Monaco (YCM) in vista della Giornata internazionale delle persone con disabilità, celebrata il 3 dicembre.

Circa 60 partecipanti provenienti da Inghilterra, Francia, Italia, Svizzera, Belgio e Monaco si sfideranno in tre giorni di regate a bordo delle imbarcazioni Hansa 303, progettate per essere accessibili a tutti. Una regata che non è solo una competizione, ma anche un simbolo di inclusione e uguaglianza.

Sport, inclusione e libertà

Bernard d’Alessandri, segretario generale dello YCM, spiega il valore dell’evento:

“Oggi la vela vuole essere uno sport inclusivo, in grado di far lavorare insieme equipaggi eterogenei, comprese le persone con disabilità”.

Grazie alla generosità di Elena Sivoldaeva, lo YCM ha acquistato due Hansa 303, aggiungendo così un tassello importante al progetto di rendere la vela accessibile a tutti.

Il programma e il format della competizione

La gara inizierà venerdì 29 novembre alle ore 14 con i primi Round Robin, una fase di qualificazione che vedrà tutti i team competere tra loro almeno una volta. Le squadre migliori avanzeranno nella categoria Gold, mentre le altre saranno suddivise in categorie Silver, Bronze e Vermeil, seguendo il medesimo regolamento.

Le imbarcazioni affronteranno un percorso triangolare bolina-poppa, mettendo alla prova abilità, spirito di squadra e passione per il mare.

Un evento sostenibile e inclusivo

La regata si inserisce nel progetto “Monaco, Capital of Advanced Yachting”, che promuove l’eccellenza e l’innovazione nel mondo della nautica. Lo YCM continua così a trasmettere i valori di inclusione, sostenibilità e libertà che caratterizzano la vela, confermandosi protagonista nel rendere questo sport sempre più accessibile.

Una sfida che non riguarda solo il mare, ma anche il superamento di barriere e pregiudizi. A Monaco, la vela dimostra di essere uno sport per tutti.

Molestie sul lavoro: un’emergenza silenziosa nelle aziende italiane

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La prevenzione delle molestie sul lavoro rimane un nodo critico per le aziende italiane. Nonostante una crescente sensibilità verso il problema, solo il 26,2% delle imprese ha adottato una politica scritta contro le molestie e oltre la metà non dispone di sistemi sicuri e anonimi per segnalare episodi di abuso. È quanto emerge dall’analisi “La prevenzione delle molestie sul lavoro nelle aziende: un’emergenza silenziosa”, realizzata da Assosomm e 6libera.org in collaborazione con il Censis, presentata in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

La consapevolezza c’è, ma mancano le azioni concrete. Lo evidenzia Giulio De Rita, ricercatore del Censis:

“Il tema è sempre più presente nel dibattito aziendale, ma le politiche attive sono ancora poche. Molte aziende ritengono che queste problematiche non le riguardino direttamente, creando un clima di scarsa fiducia tra i dipendenti”.

Secondo De Rita, misure semplici come l’introduzione di un referente dedicato o la possibilità di segnalare episodi tramite email anonime potrebbero favorire un ambiente di lavoro più sereno e sicuro per tutti.

Il gap tra consapevolezza e azione

Dhebora Mirabelli, presidente dell’Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro 6libera.org, sottolinea un evidente divario tra consapevolezza e interventi pratici:

“Le aziende riconoscono il problema, ma non fanno abbastanza. Servono strumenti concreti per informare e formare i lavoratori, oltre a politiche di prevenzione mirate”.

L’analisi rivela che il 64,6% delle aziende non offre formazione specifica ai propri dipendenti, lasciandoli impreparati a gestire situazioni di molestie. Inoltre, l’assenza di sistemi sicuri per le denunce contribuisce al silenzio delle vittime, spesso frenate dalla paura di ritorsioni.

Un passo avanti significativo è rappresentato dal Fondo interprofessionale per le PMI – FAPI, che nel 2024 ha destinato il 10% delle risorse alla formazione sul tema delle molestie e violenze. Questo ha permesso di coinvolgere 12.000 lavoratori e di erogare 3.500 ore di formazione incentrate su tutela, sicurezza e supporto alle vittime.

L’impegno delle istituzioni e delle imprese

Rosario Rasizza, presidente di Assosomm, ha ribadito la necessità di un impegno congiunto:

“Le imprese devono fare di più per prevenire le molestie, anche quelle sottili e subdole. Le Agenzie per il Lavoro, in particolare, giocano un ruolo cruciale nel creare ambienti inclusivi e sereni, sensibilizzando e supportando aziende e lavoratori con strumenti adeguati”.

La ricerca consegna un messaggio chiaro: il cammino verso ambienti di lavoro sicuri e rispettosi è ancora lungo, ma non può essere rimandato. Per combattere le molestie sul lavoro servono azioni concrete, formazione e politiche chiare, che diano a tutti i lavoratori la fiducia necessaria per denunciare e superare situazioni di abuso.

VIDEO DELL'INTERVISTA SU LAPRESSE