Prurito uremico: in Italia arriva la prima terapia specifica, ma l'accesso resta disomogeneo

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Un nuovo trattamento farmacologico per il prurito associato alla malattia renale cronica è finalmente disponibile nel nostro Paese, rappresentando una svolta terapeutica attesa da anni. Tuttavia, l'accessibilità alle cure non è ancora garantita in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, con particolare criticità nelle regioni dove prevalgono i centri dialisi privati accreditati. La comunità nefrologica italiana sollecita un intervento urgente delle istituzioni regionali per assicurare equità di accesso a questa innovativa opzione terapeutica.

Il prurito uremico: un sintomo invalidante che colpisce metà dei pazienti dializzati

Il prurito associato alla malattia renale cronica, noto anche come prurito uremico, rappresenta una condizione ancora largamente sottovalutata ma con un impatto devastante sulla qualità di vita dei pazienti. Secondo i dati raccolti dall'Associazione Nazionale Emodializzati (ANED), questa sintomatologia affligge fino al 53,3% dei pazienti in trattamento dialitico cronico, con il 20,4% che sperimenta forme particolarmente severe, descritte come presenti quasi costantemente, sia di giorno che di notte.

Le caratteristiche cliniche di questo disturbo sono particolarmente invalidanti. Il prurito si manifesta tipicamente in fase avanzata di insufficienza renale, colpendo principalmente la schiena e le gambe, ma può estendersi a tutto il corpo. L'intensità tende ad aumentare durante le ore notturne, compromettendo gravemente il riposo e conducendo a un circolo vizioso di affaticamento, irritabilità e depressione. Le conseguenze vanno ben oltre il semplice disagio fisico: i pazienti sviluppano escoriazioni, infezioni cutanee e cicatrici causate dal grattamento incessante, mentre sul piano psicologico emergono sintomi depressivi e un progressivo isolamento sociale.

VIDEO -> Prurito uremico, disponibile anche in Italia un trattamento specifico: ma l'accesso non è uniforme

Meccanismi patogenetici e impatto sulla mortalità

La patogenesi del prurito uremico è multifattoriale e complessa. L'accumulo di tossine uremiche nel sangue e negli strati cutanei, conseguenza della ridotta capacità depurativa renale, rappresenta solo uno dei fattori scatenanti. A questo si aggiungono alterazioni della pelle, che diventa secca, disidratata e povera di elasticità, e modificazioni delle terminazioni nervose periferiche, che diventano ipersensibili. Anche le migliori tecniche dialitiche non riescono a replicare perfettamente la complessità del rene naturale, lasciando persistere un ambiente cutaneo alterato e infiammato.

Gli studi epidemiologici hanno documentato un legame preoccupante tra prurito severo e aumento della mortalità. Ricerche condotte in Giappone hanno evidenziato che nei pazienti sottoposti a emodialisi, il prurito risultava associato a un incremento del rischio di mortalità anche dopo l'aggiustamento per altri fattori clinici. Si ipotizza che questo aumento sia correlato alla scarsa qualità del sonno e agli effetti complessivi che il prurito esercita sulla qualità della vita.

Difelikefalin: la prima terapia specifica rimborsata in Italia

Dopo anni di attesa, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato nel giugno 2025 la rimborsabilità di difelikefalin (Kapruvia), il primo farmaco specificamente indicato per il trattamento del prurito da moderato a severo associato a malattia renale cronica in pazienti adulti sottoposti a emodialisi. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è avvenuta il 22 luglio 2025, rendendo operativo il rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

Il difelikefalin è un agonista del recettore kappa-oppioide selettivo sintetico che agisce stimolando specifici recettori umani coinvolti nel controllo della percezione del prurito. A differenza degli oppioidi tradizionali, questo meccanismo d'azione non produce gli effetti collaterali tipici dei farmaci oppiacei, garantendo un profilo di sicurezza più favorevole. Il trattamento viene somministrato per via endovenosa al termine di ogni seduta di emodialisi, con un protocollo che si integra perfettamente nella routine terapeutica del paziente dializzato.

Efficacia clinica dimostrata

I trial clinici registrativi hanno documentato risultati significativi. Secondo quanto dichiarato dal professor Filippo Aucella, Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Nefrologia e Dialisi della Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, "nei trial clinici registrativi e nell'esperienza nell'uso compassionevole, difelikefalin ha dimostrato un miglioramento della condizione morbosa nei pazienti che soffrono di prurito moderato e grave, aumentando significativamente la loro qualità di vita".

Il presidente della Società Italiana di Nefrologia (SIN), Luca De Nicola, ha sottolineato che "il farmaco sarebbe in grado di ridurre un sintomo tanto fastidioso quanto invalidante nell'85% dei casi", definendo questo traguardo "già un successo" considerando la popolazione target di pazienti anziani che convivono quotidianamente con un disturbo terribile.

Le criticità nell'accesso: un problema di equità territoriale

Nonostante la rimborsabilità da parte del Servizio Sanitario Nazionale, l’accesso a difelikefalin non è uniforme su tutto il territorio italiano. Il farmaco può essere prescritto solo in ambito ospedaliero o in strutture accreditate, creando difficoltà soprattutto in quelle regioni dove la gran parte dei pazienti è seguita in centri dialisi privati accreditati. Questo comporta differenze sostanziali nelle possibilità di cura tra pazienti che vivono in zone diverse d’Italia.

Disparità regionali nell'organizzazione dialitica

La variabilità normativa regionale e le diverse modalità di gestione dei centri dialisi fanno sì che in alcune aree l’accesso al nuovo farmaco sia più semplice, mentre altrove si registrano ritardi e ostacoli amministrativi che penalizzano i pazienti. La comunità nefrologica chiede alle Regioni di intervenire tempestivamente per uniformare le procedure e garantire equità nella cura.

Il registro AIFA e il monitoraggio dei trattamenti

La prescrizione di difelikefalin richiede la compilazione di una scheda informatizzata sul portale AIFA, a cui devono accedere i medici e i farmacisti delle strutture autorizzate. Il monitoraggio è importante per garantire la sicurezza e la tracciabilità del trattamento, ma può essere vissuto come un ulteriore passaggio burocratico se non accompagnato da una chiara organizzazione territoriale.

Il Contesto Terapeutico Precedente: Trattamenti Inefficaci e Off-Label

Prima dell'arrivo di difelikefalin, il trattamento del prurito uremico si basava su un approccio graduale e spesso insoddisfacente. Le opzioni terapeutiche comprendevano principalmente:

Come sottolineato dagli esperti, "il trattamento attuale si basa in gran parte sull'ottimizzazione della dialisi e sull'idratazione della pelle, ma in caso di prurito da moderato a grave si utilizzano soprattutto farmaci in off-label con efficacia limitata e/o potenziali effetti collaterali". La disponibilità di difelikefalin rappresenta quindi "un importante passo avanti per questa comunità di pazienti", colmando una lacuna terapeutica di lunga data.

Il problema della sottovalutazione e della sottosegnalazione

Una delle principali criticità rimane la sottodiagnosi del prurito uremico: molti pazienti non segnalano il sintomo al medico, spesso convinti che sia “normale” o che non esistano soluzioni utili. Gli studi europei evidenziano anche la carenza di linee guida e di scale standardizzate per misurare l’intensità del prurito e per seguire in modo sistematico il sintomo.

Prospettive future: verso una sanità più equa

La recente approvazione di difelikefalin offre una possibilità reale di migliorare la qualità della vita di migliaia di pazienti dializzati, ma solo se tutte le Regioni garantiranno un accesso equo e omogeneo al farmaco. Serve una maggiore consapevolezza da parte degli operatori sanitari e un aggiornamento costante delle procedure di presa in carico del paziente.

La comunità nefrologica, insieme alle associazioni di pazienti, auspica che l’arrivo di questa terapia sia accompagnato da campagne di informazione, formazione e da una revisione delle politiche regionali. Solo così si potrà assicurare a tutti i pazienti una cura dignitosa e moderna anche in presenza di sintomi complessi come il prurito uremico.

Antibiotico-Resistenza in Urologia: l'allarme della SIU e il progetto MAGA

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La crescente diffusione dell'antibiotico-resistenza rappresenta una delle sfide sanitarie più urgenti del nostro tempo, con ripercussioni dirette sulla pratica clinica quotidiana. A lanciare l'allarme è la Società Italiana di Urologia (SIU), che ha promosso una conferenza nazionale dedicata al tema "Antibiotico-resistenze in Urologia", con l'ampia partecipazione di clinici, rappresentanti istituzionali e società scientifiche. L'iniziativa ha posto al centro del dibattito la necessità di un uso razionale e consapevole degli antibiotici, di fronte a batteri sempre più resistenti alle terapie disponibili.

L'Emergenza antibiotico-resistenza: un rischioconcreto per la Salute Pubblica

Giuseppe Carrieri, presidente della SIU, ha evidenziato la gravità della situazione durante la conferenza stampa, sottolineando come si stiano sviluppando batteri ormai refrattari a qualsiasi tipo di terapia antibiotica. Questa condizione limita drasticamente le possibilità terapeutiche degli specialisti, in particolare nel trattamento di patologie urologiche comuni come le cistiti nelle donne e le prostatiti negli uomini.

"Se continuiamo così, tra pochi anni l'antibiotico-resistenza diventerà una vera e propria catastrofe sanitaria", ha dichiarato Carrieri, richiamando l'attenzione sull'inefficacia degli antibiotici causata da un utilizzo eccessivo e scorretto. La soluzione proposta dalla SIU passa attraverso cure mirate basate su esami specifici, abbandonando le terapie empiriche e l'autogestione inappropriata da parte dei pazienti.

I dati dell'OMS: incremento del 40% delle resistenze

Durante l'incontro è emerso un dato allarmante diffuso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: quest'anno si è registrato un incremento del 40% delle antibiotico-resistenze a livello globale. Questo dato conferma l'urgenza di interventi coordinati e strutturati per contrastare un fenomeno che mette a rischio l'efficacia di farmaci essenziali per la cura di infezioni batteriche.

Il progetto MAGA: make antibiotics great again

Nel corso della conferenza è stato presentato il progetto MAGA – Make Antibiotics Great Again, un'iniziativa innovativa promossa dalla SIU per sensibilizzare la comunità medica e l'opinione pubblica sul corretto utilizzo degli antibiotici. L'obiettivo è promuovere una prescrizione consapevole, basata su diagnostica accurata e valutazione clinica individualizzata, per preservare l'efficacia di questi farmaci salvavita.

Il progetto si inserisce in un quadro più ampio di sensibilizzazione che coinvolge non solo i professionisti sanitari, ma anche i cittadini, chiamati a utilizzare gli antibiotici esclusivamente dietro prescrizione medica e a evitare l'autoprescrizione.

Un problema multisettoriale: sanità, veterinaria e alimentazione

Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCeO), ha ampliato la prospettiva del problema, evidenziando come l'antibiotico-resistenza non riguardi soltanto l'ambito medico umano, ma anche il settore veterinario e alimentare. L'impiego massiccio di antibiotici negli allevamenti contribuisce infatti allo sviluppo di resistenze che si trasferiscono lungo la catena alimentare, rendendo necessario un approccio integrato che coinvolga sanità, agricoltura e alimentazione.

Formazione e regolamentazione: le chiavi per il cambiamento

Anelli ha sottolineato l'importanza della formazione dei professionisti sanitari come strumento fondamentale per ridurre le prescrizioni inappropriate. Solo attraverso una preparazione adeguata è possibile garantire una valutazione clinica accurata caso per caso, evitando l'uso empirico degli antibiotici. Il presidente della FNOMCeO ha inoltre richiamato l'attenzione sul persistente malcostume italiano di acquistare antibiotici senza ricetta, fenomeno che richiede una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini e un coinvolgimento responsabile di tutti gli attori del sistema: medici, farmacisti e pazienti.

L'impegno del Governo: investimenti e nuove molecole

Il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha illustrato le misure concrete adottate dal governo per contrastare l'antibiotico-resistenza. Quest'anno sono stati stanziati cento milioni di euro per antibiotici destinati specificamente a combattere le resistenze batteriche. Durante il G7 della Salute, il ministro Giorgetti ha inoltre annunciato un investimento di 36 milioni di euro nel meccanismo "push and pull", finalizzato alla ricerca e allo sviluppo di nuove molecole per il trattamento di patologie resistenti.

Gemmato ha concluso sottolineando che nella legge di bilancio è previsto un ulteriore aumento del fondo per la farmaceutica, confermando l'attenzione del governo nei confronti di questa emergenza sanitaria.

Verso un uso responsabile degli antibiotici

La conferenza promossa dalla SIU rappresenta un momento cruciale di sensibilizzazione su un tema che richiede interventi immediati e coordinati a tutti i livelli. La sfida dell'antibiotico-resistenza può essere vinta solo attraverso un approccio integrato che coinvolga formazione, regolamentazione, ricerca scientifica e responsabilità individuale. La salvaguardia dell'efficacia degli antibiotici è una priorità di salute pubblica che non può essere ulteriormente rimandata.

Esaote debutta nella neurochirurgia con il sistema intraoperatorio I-Genius

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Al Congresso annuale EANS 2025 di Vienna, l’azienda italiana Esaote ha presentato I-Genius, il suo primo sistema di risonanza magnetica intraoperatoria dedicato alla neurochirurgia. Si tratta di un passo decisivo per il gruppo, tra i leader nel settore della diagnostica per immagini, che amplia così la propria presenza nel campo delle tecnologie medicali avanzate.

Un salto innovativo nella chirurgia del glioma

Il sistema I-Genius nasce per supportare i neurochirurghi durante gli interventi sul glioma, il tumore cerebrale maligno primario più diffuso. Grazie alla possibilità di effettuare controlli in tempo reale durante l’operazione, la risonanza magnetica intraoperatoria consente di verificare l’efficacia dell’asportazione tumorale e di ridurre i rischi di recidiva.

Secondo Esaote, l’obiettivo è migliorare la precisione chirurgica e aumentare la sicurezza per il paziente, unendo immagini ad alta qualità e una gestione intuitiva in sala operatoria.

L’impegno di Esaote per l’innovazione medica

Con I-Genius, Esaote rafforza la propria posizione tra le aziende europee più dinamiche nel campo della imaging diagnostics. Dopo anni di ricerca e sviluppo, la società conferma la capacità di coniugare tecnologia e accessibilità, portando in sala operatoria soluzioni che integrano imaging, software e facilità d’uso.

Il debutto a Vienna segna un punto di svolta: l’ingresso ufficiale nel settore neurochirurgico apre nuove prospettive di crescita e consolida la strategia di Esaote di creare sistemi integrati al servizio dei professionisti della salute.

EANS 2025: una vetrina per la tecnologia italiana

Il Congresso EANS, che riunisce ogni anno i massimi esperti di neurochirurgia a livello mondiale, ha rappresentato per Esaote un palcoscenico ideale per mostrare le potenzialità di I-Genius. La presenza dell’azienda italiana a Vienna conferma la volontà di competere sul piano internazionale con soluzioni tecnologiche sviluppate in Italia ma pensate per i centri di ricerca e cura di tutto il mondo.

Gerrit Marx all’Italian Tech Week: “Connettività e dati per un’agricoltura più efficiente e sostenibile”

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Durante l’Italian Tech Week alle OGR di Torino, Gerrit Marx, CEO di CNH, ha evidenziato l’importanza di questa manifestazione come piattaforma per presentare tecnologie innovative e dialogare con giovani startup. CNH, leader globale nelle macchine agricole, utilizza eventi come questo per costruire macchine più intelligenti e aiutare le aziende agricole a migliorare le rese e la qualità del cibo.

Intelligenza artificiale e connettività satellitare per l’agricoltura moderna

Una delle sfide maggiori nel settore agricolo è la connettività nelle aree rurali, dove spesso manca il 5G. Marx ha citato esempi di località remote in Brasile, Australia e Canada dove l’assenza di reti efficaci limita l’uso delle macchine agricole digitali e il monitoraggio in tempo reale dei raccolti. La recente partnership di CNH con Starlink nasce proprio per affrontare questo problema, offrendo connettività satellitare e migliorando la raccolta dati per decisioni più precise.

Agricoltura e sostenibilità: un impegno per le nuove generazioni

Marx ha sottolineato il valore dell’agricoltura come settore chiave per la salvaguardia del pianeta, tema centrale per i giovani. “La qualità del cibo e la salute del suolo sono priorità irrinunciabili, e vogliamo rendere l’agricoltura una carriera attraente per le nuove generazioni”, ha detto. CNH punta a innovare con tecnologie che uniscono efficienza produttiva e rispetto ambientale.

Jacopo Vasamì, la nuova promessa del tennis italiano

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Classe 2007, Jacopo Vasamì è una delle più luminose promesse del tennis italiano. Nato ad Avezzano (L’Aquila) e cresciuto tennisticamente tra Roma e la Rafa Nadal Academy di Marbella, Vasamì si è affermato a livello internazionale come numero 4 al mondo nella categoria Juniores, aggiornamento settembre 2025. Nel 2025, anno di svolta per la sua carriera, ha conquistato importanti risultati come la vittoria al prestigioso Torneo Bonfiglio di Milano e una semifinale nel circuito Challenger. Attualmente si allena a Roma sotto la guida dell’allenatore Fabrizio Zeppieri, figura chiave nel suo percorso di crescita.

La partnership tra Vasamì e Intesa Sanpaolo

Il Gruppo Intesa Sanpaolo ha ufficialmente accolto Vasamì nella sua squadra di testimonial, confermando l’attenzione verso i giovani talenti sportivi italiani. Jacopo si unisce così ai campioni già sostenuti dall’istituto di credito, come Jannik Sinner e Jasmine Paolini, ribadendo il ruolo di Intesa Sanpaolo come Host Partner delle Nitto ATP Finals di Torino e promotore di eventi tennistici di rilievo come il Piemonte Open e il Trofeo della Mole. La scelta di puntare su Vasamì si fonda su qualità come dedizione, serietà, talento e simpatia, valori che rappresentano un “orgoglio tutto italiano”.

Un modello di crescita e determinazione

La storia di Vasamì è quella di un atleta che ha saputo esplorare nuovi orizzonti inseguendo il sogno di diventare professionista. La sua esperienza alla Rafa Nadal Academy ha rappresentato un momento formativo cruciale, completato da un ritorno a Roma per seguire un progetto più personalizzato con Zeppieri. Nel 2025, Jacopo ha mostrato notevoli progressi, entrando nelle classifiche ATP grazie a ottime prestazioni che lo proiettano verso un futuro di successo nel tennis mondiale.

The Impossible Gym: una palestra simbolica per cambiare la narrazione sull’obesità

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“The Impossible Gym” è una palestra simbolica ideata da Lilly, che rappresenta in modo concreto e tangibile le difficoltà quotidiane delle persone con obesità. Gli attrezzi della palestra sono resi volutamente inutilizzabili da elastici che simboleggiano la resistenza biologica del corpo a perdere peso, illustrando la complessità di una malattia multifattoriale spesso fraintesa.

L’obesità non è solo una questione di volontà

Questa installazione immersiva e interattiva nasce per superare il pregiudizio ancora diffuso che la gestione del peso sia solo una questione di forza di volontà. Secondo Elias Khalil, presidente di Lilly Italy Hub, «l’obiettivo è cambiare la narrazione sull’obesità, riconoscendola come una malattia complessa». Iris Zani, presidente dell’Associazione Amici Obesi, sottolinea come molte persone non siano consapevoli di essere affette da questa patologia.

Un messaggio scientifico e culturale condiviso

La palestra simbolica è stata presentata al Congresso Nazionale della Società Italiana dell’Obesità (SIO), che ha ribadito come l’obesità sia una patologia cronica che necessita di diagnosi precoce, percorsi terapeutici personalizzati e un cambiamento culturale. Rocco Barazzoni, presidente della SIO, ha definito la legge che riconosce l’obesità come malattia «una dichiarazione formidabile di lotta contro questa condizione».

L’importanza dell’alleanza tra scienza, pazienti e comunità

L’iniziativa ha coinvolto più di 4 milioni di persone tra Milano, Roma e Trieste attraverso installazioni fisiche e attività digitali. La collaborazione tra comunità scientifica, associazioni di pazienti e aziende come Lilly è fondamentale per diffondere consapevolezza e combattere lo stigma che spesso accompagna l’obesità, promuovendo empatia e supporto alle persone colpite.

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Monaco come punto d’incontro per un futuro sostenibile nell’industria nautica

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Monaco si conferma centro nevralgico per l’innovazione e la sostenibilità nel settore nautico con la quinta edizione dello Smart & Sustainable Marina Rendezvous, organizzato da M3 Monaco, società di consulenza leader nello sviluppo e gestione di porti turistici, yacht club e scuole di vela. L’evento, tenutosi il 21 e 22 settembre 2025 allo Yacht Club de Monaco, ha visto la partecipazione di esperti, imprenditori, istituzioni e startup da tutto il mondo, uniti nell’obiettivo di costruire un futuro eco-responsabile per il comparto nautico.

Un laboratorio di idee per la nautica sostenibile

Come ha dichiarato Bernard d’Alessandri, segretario generale dello Yacht Club di Monaco, “Monaco è una piattaforma dove si presentano tecnologie innovative e si scambiano opinioni per rendere la nautica più sostenibile. È fondamentale lavorare insieme per un settore più eco-responsabile”. L’iniziativa ha offerto una vetrina concreta per progetti e soluzioni che coniugano efficienza energetica, tutela ambientale e nuove tecnologie, dimostrando come la nautica possa essere motore di sviluppo sostenibile.

La partecipazione strategica del Qatar

Per il terzo anno consecutivo, una delegazione del Qatar ha preso parte all’evento con un focus mirato a sostenere la transizione ecologica e lo sviluppo di marine intelligenti e infrastrutture portuali in linea con la Qatar National Vision 2030. Yasser Al Jaidah, presidente e amministratore delegato di United Development Company, ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione: “Siamo fortemente allineati con le priorità di sostenibilità ambientale, sviluppo sociale e diversificazione economica del Qatar. Monaco rappresenta un partner chiave per supportare queste sfide”.

Basil Bachos, direttore esecutivo di UDC, ha aggiunto che la creazione di uno yacht club con capacità di ospitare imbarcazioni fino a 60 metri è parte della strategia per posizionarsi in una nicchia specifica del mercato nautico, attingendo all’esperienza di M3 Monaco in termini di consulenza e gestione.

Innovazione, sostenibilità e cooperazione internazionale

L’evento ha visto la partecipazione di numerose startup e scaleup, improntate a sviluppare soluzioni per marinas più intelligenti, sicure e rispettose dell’ambiente. Sono stati esplorati temi come la gestione intelligente delle risorse grazie all’intelligenza artificiale, l’elettrificazione delle banchine e l’adozione di carburanti alternativi come l’idrogeno e i biocarburanti. Il dialogo tra attori pubblici, privati e corpo accademico ha evidenziato come la sfida della sostenibilità sia al centro delle strategie di sviluppo per le città costiere e i porti turistici.

La collaborazione tra Monaco e Paesi come il Qatar testimonia la crescente attenzione globale verso modelli di marina che non siano soltanto infrastrutture portuali ma veri e propri hub di innovazione, sviluppo economico e turismo sostenibile, capaci di proteggere al contempo il patrimonio naturale e culturale.

La Belle Classe Explorer Awards 2025: innovazione e sostenibilità nella nautica da diporto

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Sotto l’Alto Patronato del Principe Alberto II, lo Yacht Club de Monaco ha celebrato la quinta edizione dei La Belle Classe Explorer Awards, riconoscendo l’eccellenza nell’uso innovativo e sostenibile degli yacht da diporto. Questi premi valorizzano progetti in cui la nautica non è solo svago, ma strumento di esplorazione scientifica e tutela ambientale.

Tecnologia e innovazione: yacht all’avanguardia

Tra i protagonisti della categoria Tecnologia e Innovazione spiccano lo M/Y Valor di 79,5 metri (Feadship, 2025), caratterizzato da propulsione ibrida e batterie all’avanguardia; lo M/Y Leviathan (111 metri, Oceanco, 2025), progettato con piattaforme per sommergibili e droni e un design che sovverte le gerarchie tradizionali a bordo; e lo M/Y Maverick (44,3 metri, CdM, 2023), noto per la sua versatilità e capacità di comunicazione avanzata tra spedizioni.

Ambiente ed etica: la nautica responsabile

Nella categoria Ambiente ed Etica, tra i candidati figura il rivoluzionario M/Y Breakthrough (118,8 metri, Feadship, 2025), il primo yacht alimentato a idrogeno liquido con sistemi di produzione energetica innovativi. Seguono il M/Y Valor, che integra soluzioni ibride dopo un refit attento alla responsabilità ambientale, e il S/Y Cat Art Explorer, il più grande catamarano in alluminio usato come museo galleggiante per sensibilizzare su arte, scienza e ambiente, dotato di pannelli fotovoltaici e autonomia transoceanica.

Premio speciale della giuria: un riconoscimento all’impegno umano

Il Premio Speciale della Giuria è stato assegnato allo S/Y Cat Art Explorer per la sua audacia culturale e ambientale, allo M/Y Valor per la coerenza tra tecnologia e visione umana, e allo S/Y Panthalassa (56 metri, Perini Navi, refit 2023), uno yacht a vela raffinato che con il suo design ottimizzato celebra la purezza della navigazione.

Verso il futuro della nautica sostenibile

I vincitori saranno annunciati durante il Monaco Yacht Show, in un evento esclusivo dedicato alla nautica sostenibile e all’esplorazione scientifica. Lo Yacht Club de Monaco continua a promuovere questa filosofia di ‘fare bene facendo del bene’, con iniziative come il SEA Index, uno strumento per misurare e ridurre le emissioni di carbonio degli yacht, anticipando le normative future.

BYD, nuovi modelli e innovazioni presentati alla IAA Mobility 2025 di Monaco

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In occasione dell’IAA Mobility 2025 di Monaco, BYD ha tenuto una conferenza stampa di grande rilievo, durante la quale la senior vicepresidente Stella Li ha illustrato i traguardi raggiunti e i piani futuri. L’azienda cinese, leader mondiale della mobilità elettrica, ha confermato la sua volontà di rafforzare la presenza in Europa con nuove auto, stabilimenti produttivi e infrastrutture.

Seal 6 DM-i Touring: la prima station wagon BYD per l’Europa

Il principale annuncio riguarda il debutto della Seal 6 DM-i Touring, la prima station wagon dell’azienda destinata al mercato europeo. Il modello unisce praticità e grande autonomia, con oltre 1.300 chilometri garantiti dalle tecnologie DM sviluppate internamente da BYD. Un prodotto pensato per chi cerca efficienza nei lunghi viaggi senza rinunciare al comfort quotidiano.

Fabbrica in Ungheria: il primo passo europeo

Nel corso della conferenza, Stella Li ha confermato l’apertura della nuova fabbrica in Ungheria, che entrerà in produzione nel 2025. Lo stabilimento sarà al centro della filiera europea, grazie alla collaborazione con centinaia di fornitori locali. Il primo modello a uscire dalle linee sarà la Dolphin Surf, premiata come World Urban Car of the Year e destinata a diventare uno dei veicoli simbolo dell’espansione europea di BYD.

Dolphin Surf: sicurezza e riconoscimenti

Oltre al titolo mondiale, la Dolphin Surf ha recentemente ottenuto anche le cinque stelle Euro NCAP, massimo punteggio in fatto di sicurezza. Un risultato raro per un’auto compatta, che secondo Stella Li dimostra l’impegno di BYD nel fissare nuovi standard anche nel segmento accessibile del mercato.

Rete di ricarica: l’innovazione Flash Charging

Tra i temi più attesi c’è la presentazione del piano legato alla rete Flash Charging, che punta a coprire l’Europa con 200-300 installazioni entro il secondo trimestre del 2026. La tecnologia utilizza solo 50-100 kW dalla rete elettrica, integrando batterie che portano la potenza fino a un megawatt. Una svolta nel panorama della ricarica ultrarapida, che renderà l’esperienza più accessibile ed economicamente sostenibile per gli utenti.

Yacht Club de Monaco: cinque anni di innovazione sostenibile per lo yachting del futuro

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Il 21 e 22 settembre 2025 torna allo Yacht Club de Monaco il Monaco Smart & Sustainable Marina Rendezvous, evento internazionale giunto alla quinta edizione dedicato all’innovazione sostenibile nel settore nautico. Nato nel 2021 e organizzato da M3 Monaco con il sostegno della Fondazione Principe Alberto II, il format si è affermato come punto di riferimento globale per la transizione ecologica delle marine, coinvolgendo ogni anno oltre 250 professionisti: investitori, architetti, gestori di marina e startup da tutto il mondo.

“In cinque anni l’evento è diventato un hub per lo yachting responsabile, collaborativo e innovativo”, sottolinea José Marco Casellini, CEO di M3 Monaco.

Cinque anni di risultati concreti

Dal debutto nel 2021, il Rendezvous ha supportato oltre 110 startup50 marine e 30 studi di architettura, favorendo lo sviluppo di soluzioni già operative:

Edizione 2025: debutta lo SMART Dock

Quest’anno debutta il progetto SMART Dock, un laboratorio collaborativo per sviluppare il pontile intelligente, sostenibile e modulare del futuro. Sarà un’infrastruttura connessa, attenta alla biodiversità e pensata per accompagnare la transizione energetica delle marine internazionali.

Architettura e sostenibilità: la sfida globale

Lo Smart Marina Architecture Competition, lanciato nel 2021, ha già coinvolto 104 studenti e 30 studi provenienti da 24 Paesi. L’edizione 2025 avrà come sede progettuale l’Isola della Certosa a Venezia, con il tema The Frame of Venice.

Ai partecipanti è richiesto di sviluppare tre infrastrutture resilienti per la Venezia Certosa Marina, con criteri che includono:

I progetti finalisti saranno presentati in occasione dell’evento, con premiazioni nelle categorie Studente e Professionista.

Premi e riconoscimenti internazionali

Il 22 settembre, alle ore 16:00, si terrà la cerimonia degli International Smart & Sustainable Marina Awards, con riconoscimenti per:

Fra i vincitori delle passate edizioni figurano nomi di prestigio come Flisvos MarinaKarpaz Gate MarinaLimassol Marina e Kos Marina.

Un impegno allineato agli SDG ONU

Il Monaco Smart & Sustainable Marina Rendezvous non è solo una vetrina di innovazioni, ma un acceleratore concreto di progetti allineati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Un luogo dove la tecnologia incontra la biodiversità, l’architettura incontra la resilienza e la nautica abbraccia l’energia pulita.